Truffata da finti carabinieri e agenti di polizia con la scusa dell’incidente al figlio, sottratti 30mila euro

Nuova truffa dei finti carabinieri e agenti di polizia fruttata 30 mila euro. La tecnica sempre la stessa. Si presentano a casa di un’anziana e comunicano alla donna che il figlio ha avuto un grave incidente e che servono soldi per aiutarlo e non farlo andare in carcere. La truffa, l’ennesima a Palermo che va avanti, nonostante gli spot anche con Lino Banfi, ai danni di una donna di 90 anni che abita in via Generale Antonio Baldissera, a pochi metri da via Marchese di Villabianca e dal liceo scientifico Cannizzaro.

La vittima

L’anziana vittima, presa dal panico, ha assecondato le richieste de truffatore che è uscito dall’appartamento con un bottino di circa 30 mila euro tra contanti e gioielli. Il truffatore avrebbe contattato l’anziana tramite il numeri di casa, tenendola in linea per evitare che potesse chiamare il 112 e riferendole di un incidente in cui era rimasto coinvolto il figlio che si trovava in caserma. La vittima, dopo aver aperto cassetti e mobili in tutto l’appartamento, ha preso soldi e monili in onoro per consegnarli a quell’agente in borghese che avrebbe evitato al figlio di finire in carcere con l’accusa di omicidio stradale. La donna solo dopo ha contattato il figlio e scoperto la truffa. Le indagini sono condotte dalla polizia.

La segnalazione

L’episodio è stato segnalato al 112 e dopo l’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza della zona è stata diramata una nota radio nel tentativo di rintracciare l’uomo fuggito con il bottino. Il sospetto degli investigatori è che il truffatore possa essere l’autore di altri raggiri simili avvenuti nelle scorse settimana in punti diversi della città.

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Le vedove truffare in Sicilia

Due truffatori stranieri, provenienti da Marocco e Sud America, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato in Sicilia dopo aver derubato due anziane vedove a Catania e Siracusa. Il loro piano criminale, che ha fruttato circa 13.000 euro in soli due giorni, è stato sventato grazie all’intervento tempestivo degli agenti della Polizia Stradale.

Il modus operandi dei truffatori

I due malviventi si avvicinavano alle vittime prospettando situazioni di pericolo per i loro familiari. Con questo inganno, riuscivano a convincere le anziane a consegnare loro denaro e gioielli. In entrambi i casi, le vittime, credendo alla falsa storia raccontata dai truffatori, hanno consegnato ingenti somme di denaro e preziosi, tra cui le loro fedi nuziali.

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La fuga e l’arresto

Dopo aver messo a segno le truffe, i due hanno noleggiato un’auto con l’intenzione di tornare in Campania. Durante il tragitto sull’autostrada Catania-Messina, nei pressi del casello di San Gregorio, la loro fuga è stata interrotta da una pattuglia della Polizia Stradale. Alla vista degli agenti, i due si sono mostrati agitati e hanno tentato una repentina inversione di marcia, un comportamento che ha insospettito i poliziotti della sottosezione di Giardini Naxos.

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