I finanzieri del comando provinciale di Palermo, nell’ambito delle indagini delegate dalla locale Procura, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip di Palermo Cristina Lo Bue, per un valore complessivo di circa un milione e 400 mila  euro nei confronti di due imprenditori Carmelo Lucchese, 57 anni e Maurizio Lucchese, 48 anni, rispettivamente dal 2016 al 2021 amministratore di fatto e rappresentante legale della Gamac Group che gestisce 13 punti supermercati in provincia di Palermo.

Truffa aggravata nelle erogazioni pubbliche

I due sono indagati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita compensazione di imposta.

Le indagini, condotte dagli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, si sono concentrate sulla società di gestione di supermercati e sulle irregolarità contributive messe in atto nell’applicazione del contratto di solidarietà. Lo strumento d’integrazione salariale è finalizzato a tutelare l’occupazione attraverso una diminuzione dell’orario lavorativo a fronte della quale il dipendente riceve un contributo anticipato dal datore di lavoro, che lo può successivamente recuperare sotto forma di credito contributivo.

I rilievi investigativi

L’attività investigativa ha consentito di rilevare che, nel quinquennio 2016-2020, gli amministratori della società palermitana Carmelo e Maurizio Lucchese avrebbero dichiarato all’Inps un falso stato di crisi aziendale nonché la riduzione dell’orario di lavoro per circa 60 dipendenti all’anno, i quali in realtà avrebbero lavorato di più rispetto a quanto formalmente pattuito nel contratto di solidarietà.

Attraverso questa presunta truffa la società avrebbe ottenuto un credito contributivo quantificato in circa 1,4 milioni di euro, successivamente utilizzato dalla stessa per compensare contributi previdenziali dovuti e per abbattere le imposte. Lo scorso anno il patrimonio dell’imprenditore Carmelo Lucchese per un valore di 150 milioni di euro era stato confiscato su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura. Il decreto era stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Gli esercizi commerciali sono gestiti da un amministratore giudiziario.