Arrestato dai carabinieri uno dei componenti della banda che prende di mira gli anziani con la truffa dei falsi incidenti nei quali restano coinvolti i familiari. Il giovane di 26 anni palermitano è stato bloccato dai militari della stazione Resuttana Colli con ancora un sacchetto di gioielli dal valore di circa 20 mila euro.
Il truffatore si è presentato in casa di un’anziana dopo che un falso dipendente del tribunale di Palermo aveva chiamato la donna dicendo che il figlio aveva provocato un grave incidente e servivano soldi per pagare la cauzione per non farlo andare in carcere. La donna presa dal panico ha dato tutto quello che aveva in casa al giovane di 26 anni che stava andando via con il bottino. I militari lo hanno bloccato. Il gip ha convalidato l’arresto.
Nuova truffa dei finti carabinieri e agenti di polizia fruttata 30 mila euro. La tecnica sempre la stessa. Si presentano a casa di un’anziana e comunicano alla donna che il figlio ha avuto un grave incidente e che servono soldi per aiutarlo e non farlo andare in carcere. La truffa, l’ennesima a Palermo che va avanti, nonostante gli spot anche con Lino Banfi, ai danni di una donna di 90 anni che abita in via Generale Antonio Baldissera, a pochi metri da via Marchese di Villabianca e dal liceo scientifico Cannizzaro.
L’anziana vittima, presa dal panico, ha assecondato le richieste de truffatore che è uscito dall’appartamento con un bottino di circa 30 mila euro tra contanti e gioielli. Il truffatore avrebbe contattato l’anziana tramite il numeri di casa, tenendola in linea per evitare che potesse chiamare il 112 e riferendole di un incidente in cui era rimasto coinvolto il figlio che si trovava in caserma. La vittima, dopo aver aperto cassetti e mobili in tutto l’appartamento, ha preso soldi e monili in onoro per consegnarli a quell’agente in borghese che avrebbe evitato al figlio di finire in carcere con l’accusa di omicidio stradale. La donna solo dopo ha contattato il figlio e scoperto la truffa. Le indagini sono condotte dalla polizia.
L’episodio è stato segnalato al 112 e dopo l’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza della zona è stata diramata una nota radio nel tentativo di rintracciare l’uomo fuggito con il bottino. Il sospetto degli investigatori è che il truffatore possa essere l’autore di altri raggiri simili avvenuti nelle scorse settimana in punti diversi della città.
Due truffatori stranieri, provenienti da Marocco e Sud America, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato in Sicilia dopo aver derubato due anziane vedove a Catania e Siracusa. Il loro piano criminale, che ha fruttato circa 13.000 euro in soli due giorni, è stato sventato grazie all’intervento tempestivo degli agenti della Polizia Stradale.
I due malviventi si avvicinavano alle vittime prospettando situazioni di pericolo per i loro familiari. Con questo inganno, riuscivano a convincere le anziane a consegnare loro denaro e gioielli. In entrambi i casi, le vittime, credendo alla falsa storia raccontata dai truffatori, hanno consegnato ingenti somme di denaro e preziosi, tra cui le loro fedi nuziali.
Dopo aver messo a segno le truffe, i due hanno noleggiato un’auto con l’intenzione di tornare in Campania. Durante il tragitto sull’autostrada Catania-Messina, nei pressi del casello di San Gregorio, la loro fuga è stata interrotta da una pattuglia della Polizia Stradale. Alla vista degli agenti, i due si sono mostrati agitati e hanno tentato una repentina inversione di marcia, un comportamento che ha insospettito i poliziotti della sottosezione di Giardini Naxos.