“Solo grazie all’aumento di investimenti sulla sicurezza, unito al fiuto investigativo del personale di Polizia Penitenziaria è stato possibile il ritrovamento del telefono cellulare nel carcere minorile di Palermo”.
Questo è il commento di Gioacchino Veneziano Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria della Sicilia, dopo il ritrovamento di un telefono cellulare all’interno del carcere minorile di Palermo Malaspina.
“Infatti – dichiara il sindacalista regionale della UIL di categoria – già nella prima serata dell’arresto i Poliziotti comandati dal Dirigente della Polizia Penitenziaria dott. Francesco Cerami dopo circa due giorni di attenta osservazione nei confronti del detenuto, che fin dal suo ingresso e dalla perquisizione aveva dato sospetti per il suo atteggiamento nervoso e preoccupato, ma la sinergia tra operatori di Polizia è il determinante ausilio del sistema di videosorveglianza ha consentito il ritrovamento di un micro cellulare ingegnosamente occultato in un calzino con all’interno una micro sim.”
“Questa è la dimostrazione che tutti dovrebbero imparare – conclude Veneziano – che solo grazie agli ingenti investimenti per aumentare il livello di controllo remoto e la copertura delle vacanze dell’organico di Polizia, consente il giusto bilanciamento di attenzione tra trattamento e sicurezza, affinché le regole all’interno delle strutture penitenziarie vengano rispettate, perché senza sicurezza non c’è trattamento e recupero. Un plauso va al Direttore Clara Pangaro al Comandante della Polizia Penitenziaria Dirigente Francesco Cerami e a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che presta servizio presso il la struttura per minorenni di Villa Palagonia”.
Tre giorni fa, due microcellulari sono stati trovati nel corso di un blitz notturno del reparto di polizia penitenziaria dell’istituto penitenziario “Antonio Lo Russo” Pagliarelli di Palermo.
I controlli sono scattati, coordinati dal commissario capo Giuseppe Rizzo nel reparto sicurezza 3. Insieme ai cellulari sono stati trovati un carica batteria e un cavetto usb nascosto dentro una confezione di piatti. Uno dei detenuti ha ingoiato il cellulare.
L’uomo è stato trasportato in ospedale d’urgenza nel reparto di Gastroenterologia dell’ospedale Civico di Palermo. Un’endoscopia consentiva di accertare la presenza del cellulare nello stomaco. I medici lo hanno recuperato.