Dalle prime ore di questa mattina, gli studenti e le studentesse dell’Università degli Studi di Palermo hanno istallato delle tende lungo il Viale delle Scienze, di fronte la sede legale dell’ERSU, organizzando un presidio permanente.
“Siamo studenti e studentesse dell’Università degli Studi di Palermo – afferma Adriana Fascella, studentessa idonea e non assegnataria – molti di noi sono fuorisede richiedenti posto letto e idonei ad ottenerlo (aventi i requisiti di merito e il requisito economico per la concessione dei benefici, cioè ISEE inferiore a 23.508.78 euro). Il 17 Ottobre scorso sono state rese note le graduatorie relative ai primi anni: i richiedenti idonei sono 1103, mentre gli assegnatari solo 232, il 17% del totale. Il 31 Ottobre sono state pubblicate quelle riguardanti gli anni successivi al primo: 927 idonei non assegnatari. Solo il 35,13% dei partecipanti, quindi, è risultato assegnatario. A oggi, l’ERSU, con le risorse di cui dispone, copre a fatica il 26,75% dei richiedenti”.
Dopo settimane di grande fermento – che hanno visto la nascita di un comitato spontaneo di mobilitazione studentesca (CSMS) e assemblee giornaliere fra studenti e studentesse, con l’azione di questa mattina prende avvio il percorso di mobilitazione permanente.
La percentuale di non assegnatari, così come la mancata pubblicazione delle graduatorie relative alle borse di studio, mostrerebbe, secondo gli studenti, la violazione del diritto allo Studio. “Non possiamo stare a guardare mentre sulle nostre vite si consuma questa enorme ingiustizia – dice Youssef Amraoui a nome del Comitato -. Oggi passiamo ai fatti. Le tende saranno la nostra casa per tutto il tempo necessario. Sono il simbolo della nostra volontà di non danneggiare chi viene prima di noi in graduatoria e siamo consapevoli del fatto che arrivano anch’essi da situazioni difficili e della nostra determinazione nel mandare un messaggio: non cascheremo mai nel tranello della guerra tra poveri”. Il Comitato manterrà il presidio finché la situazione non giungerà all’unica soluzione.
La Flc Cgil di Palermo e l’Udu scendono in campo a sostegno della mobilitazione degli studenti universitari per il rispetto del diritto allo studio garantito dall’articolo 34 della Costituzione. In seguito all’uscita delle graduatorie definitive di borse di studio e posti alloggio, come sta accadendo in tante città italiane anche a Palermo – dove su 2.700 idonei solo in 743 hanno beneficiato del posto letto in residenza – studenti e studentesse si stanno mobilitando per rivendicare borse e alloggi per tutti gli aventi diritto.
“Queste sono le conseguenze di una politica miope nei riguardi del futuro del Paese, che non può più tollerare elemosine per i comparti della conoscenza – dichiara il segretario generale Flc Palermo Fabio Cirino – Finché non si metterà al centro dello sviluppo dell’intero Paese, come priorità strategica, il mondo della conoscenza, l’istruzione, la ricerca e l’università, attraverso investimenti concreti, di cui non c’è traccia nelle previsioni della legge di stabilità, assisteremo sempre a diritti negati o accolti in minima parte. La misura è colma, occorrono fatti e non parole”.
E aggiunge Ludovica Joppolo, responsabile ricerca della Flc Cgil Palermo: “È un segnale positivo da parte delle istituzioni l’incontro previsto per domani con l’assessore Lagalla, il rettore Micari e la dirigenza dell’Ersu: servono però fatti concreti, la Regione Siciliana trovi le risorse per la copertura totale di borse di studio e posti letto a tutti gli idonei aventi diritto”.
Come la Flc, anche l’Udu, l’Unione degli Universitari, sta attentamente seguendo e monitorando la vertenza in atto, le assemblee in corso e gli sviluppi della mobilitazione. “Sul tema dei pensionati e quindi degli idonei non beneficiari di posto letto, emergenza principale al momento – dichiara Matteo Mauro Norcia, responsabile diritto allo studio Udu Palermo- si è costituito un comitato spontaneo che nei prossimi giorni cercherà di mobilitare la popolazione studentesca col fine di sensibilizzare la comunità civica e politica su questo tema delicato con l’obiettivo finale di ottenere la copertura totale di posti letto degli idonei”.
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