“Tra 2.261 ordinari sono ancora molti quelli relativi alla materia del sostegno didattico agli alunni disabili, di competenza dell’Amministrazione scolastica statale, ed ai servizi relativi all’assistenza alla persona, da parte degli enti locali. Segno questo che la materia continua ancora a far registrare una inadeguata organizzazione burocratica e finanziaria, tale da attuare in pieno il quadro normativo, come a suo tempo innovato dalla decisione Corte cost. n. 80 del 2010, poi recepita dal Legislatore”. Lo ha detto il presidente del Tar Sicilia Calogero Ferlisi.
Sono stati definiti n. 3.887 procedimenti a fronte di n. 3.074 ricorsi sopravvenuti, quindi con un ulteriore abbattimento dell’arretrato di 813 ricorsi, pari all’8,13% del totale. Così, a fronte di 9.888 ricorsi pendenti al primo gennaio 2017, se ne contano, al 31 dicembre 2017, solamente 9.175. Prosegue, pertanto, il trend positivo dell’abbattimento delle pendenze e si prevede che possa esservi un ulteriore incremento in relazione al piano di smaltimento dell’arretrato predisposto nel corso del 2017 e che darà ulteriori frutti nel corso del 2018.
L’andamento del numero dei ricorsi pendenti dal 2013 al 2017 è decrescente tanto da potersi rilevare nel quinquennio un certo decremento delle pendenze complessive. Si è passati infatti dall’incameramento di 3.237 ricorsi nel 2013 a 3.074 nel 2018.
“Il complesso dei ricorsi sopravvenuti nel 2017 è di 3074. Rispetto al 2016, nel quale furono introitati n. 3563 ricorsi, si registra un decremento di 489 ricorsi pari al 13,7%. Il tasso d produttività del Tar Sicilia Palermo mantenuto nell’anno ora trascorso, ben elevato, sebbene nel corso del 2017 il plesso abbia visto assottigliarsi ancora propria provvista magistrati, personale e mezzi. A Palermo la giacenza media dei ricorsi è di 3 anni a fronte di altre realtà in cui si registrano tempi molto più lunghi”, ha aggiunto il presidente del Tar Sicilia.
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