È accusato di avere messo a segno tre rapine in appena una settimana tra febbraio e marzo di quest’anno ai danni di alcuni esercizi commerciale. Gli agenti di polizia su provvedimento del gip hanno arrestato A. D. di 24 anni. Il giovane è ai domiciliari con il braccialetto. Secondo le indagini il giovane avrebbe preso di mira
un esercizio commerciale di viale Strasburgo, un negozio di telefonia in via Leonardo Da Vinci, e un negozio di telefonia in via Sciuti. Il bottino era stato di circa 2.600,00 euro in denaro oltre a 25 cellulari. Le indagini sono condotte dai Falchi della sezione contrasto al crimine diffuso della squadra mobile.
Le numerose rapine, consumate in rapida successione ed in un ristretto arco temporale, sono apparse attribuibili, per fattezze fisiche e modus operandi dell’autore, verosimilmente alla stessa persona. L’acquisizione dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza in uso agli esercizi commerciali presi di mira e le descrizioni fornite dalle vittime hanno consentito, infatti, agli investigatori di “scremare” i sospettati fino a ritenere di pervenire all’identità del colpevole, un giovane dalla corporatura normale e dall’altezza di 1,70 circa. Questi agiva, inoltre, ricorrendo sempre alle stesse modalità operative: giungeva in prossimità dei negozi da rapinare a bordo di motociclo, faceva ingresso all’interno dei locali travisato ed indossando un casco e, dopo aver minacciato i presenti anche facendo intendere di essere armato, si impossessava di denaro e smartphone per poi fuggire facendo perdere le proprie tracce.
Un importante punto di svolta in ordine all’identificazione del rapinatore si è registrato, in occasione dell’ultimo episodio delittuoso, ovvero la tentata rapina effettuata il 4 marzo 2020. In quella circostanza, il giovane fuggito a bordo di motociclo sarebbe stato rintracciato e bloccato, subito dopo, da una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Il malvivente fu riconosciuto dalla vittima, non solo quale autore della rapina tentata poco prima, ma anche come autore della rapina consumata il 28 febbraio. Gli approfondimenti investigativi effettuati successivamente dai poliziotti della “Mobile”, hanno quindi permesso di attribuire ad A.D. la responsabilità delle altre due rapine consumate.
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