Gli agenti del commissariato Zisa Borgo Nuovo hanno identificato tre minorenni che nei giorni scorsi avrebbero lanciato pietre contro gli autobus dell’Amat tra via Leonardo da Vinci e via Casalini.
I minori sono accusati di attentato alla sicurezza dei trasporto, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio. Gli episodi sono accaduti, alle 5 del mattino dello scorso 14 settembre, quando i ragazzini avrebbero lanciato delle pietre contro alcuni autobus di linea in transito mentre i mezzi stavano percorrendo la via Leonardo da Vinci.
La sassaiola, a breve distanza di tempo, ha riguardato almeno quattro autobus, due dei quali sono rimasti danneggiati riportando la rottura del vetro centrale, lato sinistro e dello specchietto retrovisore sinistro, mentre le altre vetture, fortunatamente, non hanno subito alcun danno. Anche se, in uno di questi eventi, il conducente ha rischiato di essere colpito, avendo in quel momento il finestrino abbassato. I conducenti dei mezzi hanno descritto i ragazzini che lanciavano le pietre.
Le immagini delle telecamere di un esercizio commerciale hanno confermato la presenza dei tre. I ragazzini sono stati bloccati poco dopo da una volante ancora in fuga poco dopo i lanci.
I tre minorenni, incensurati e residenti in via limitrofe, all’atto del controllo, hanno manifestato ansia e nervosismo. Sarebbero loro gli autori della sassaiola.
La circostanza che più di una vettura fosse stata interessata dal lancio di pietre ed in orari differenti ha fatto ritenere plausibile ai poliziotti ciò che è stato poi puntualmente verificato dalla visione delle telecamere di un’area di servizio della zona: chi aveva agito in modo tanto dissennato, lo aveva fatto a più riprese ed aveva individuato il luogo più idoneo ai lanci, in una porzione di marciapiede non distante dalle telecamere dell’area di servizio.
Su quel marciapiede i ragazzi hanno raccolto le pietre da terra e sempre da lì le hanno lanciate all’indirizzo degli autobus in transito.
La visione di quelle telecamere ha fornito importanti elementi anche in ordine alle identità dei tre sconsiderati, fuggiti alla vista degli agenti proprio sotto l’occhio vigile delle telecamere. I tre, identificati dai poliziotti, risultano indagati a piede libero.
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