Tre donazioni di organi in un solo pomeriggio hanno permesso di eseguire sette trapianti in Sicilia e due in altre regioni. Ventiquattr’ore di incessante attività per il Coordinamento operativo del Centro Regionale Trapianti (CRT Sicilia) che venerdì ha gestito contemporaneamente tre segnalazioni di pazienti in morte cerebrale arrivate dagli ospedali di Partinico e Catania.
A donare gli organi sono state tre donne, tutte colpite da emorragia cerebrale.
“Venerdì si è verificato un evento eccezionale in Sicilia – commenta il direttore del CRT Bruna Piazza – infatti sono stati effettuati contemporaneamente tre accertamenti di morte cerebrale con esito favorevole alla donazione, tanto che nell’arco di ventiquattr’ore sono stati effettuati tre interventi di prelievo di organo e sette trapianti d’organo. Notizie come questa – continua il direttore del CRT – testimoniano ancora una volta la grande capacità della rete trapiantologica siciliana che può contare sulla grande competenza dei professionisti, ma anche sulla grande disponibilità e la dedizione con cui tutto il personale sa affrontare situazioni complesse”.
Dal primo gennaio a oggi, i donatori sono stati 31, con una percentuale del 23% per milione di abitanti, dato, questo, che allinea la Sicilia alla media europea, mentre i trapianti effettuati nei centri della nostra regione sono stati 83.
La frenetica giornata del CRT inizia quando dalla terapia intensiva del Cannizzaro di Catania, diretta da Carmelo Denaro, arriva la prima segnalazione di un potenziale donatore, una donna di 69 anni. A gestire la donazione è il referente per i trapianti dell’azienda ospedaliera, Gennaro Mauro. Un’ora dopo, dalla terapia intensiva del presidio ospedaliero di Partinico, che fa parte dell’Asp di Palermo, giunge la comunicazione dell’osservazione di morte cerebrale di una donna di 53 anni. A coordinare le fasi della donazione, e successivamente del prelievo, è il referente Mario Alaimo. Nel tardo pomeriggio la terza segnalazione arriva da Ilenia Bonanno, coordinatore locale del Garibaldi di Catania: a donare è una paziente di 47 anni. Ricevuto il consenso alla donazione firmato
dai familiari, il CRT ha verificato l’ idoneità dei donatore e la compatibilità con gli iscritti in lista d’attesa, e i pazienti in urgenza nazionale allertando contemporaneamente i centri trapianto siciliani: Civico, Policlinico di Catania e Ismett e le rispettive equipe chirurgiche. Da tutte le donatrici sono stati prelevati fegati e reni.
Nel dettaglio, gli organi donati al Cannizzaro sono stati assegnati rispettivamente:
il fegato a Ismett, un rene al Policlinico di Catania e uno al centro trapianti “L.Sciascia” dell’ARNAS Civico. Gli organi della donatrice deceduta al Garibaldi sono stati così attribuiti: il fegato a Ismett, un rene al Policlinico di Catania e uno in Campania per una restituzione. Infine gli organi del donatore di Partinico sono stati inviati rispettivamente: il fegato al Policlinico Tor Vergata di Roma, un rene all’ARNAS Civico e uno a Brescia.
“Desidero sottolineare che tutto questo – aggiunge Bruna Piazza– è stato possibile grazie alla generosità delle famiglie che hanno dato l’assenso alla donazione”.
A esprimere plauso agli operatori della sanità è anche l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi: “Voglio manifestare la mia grande soddisfazione per l’intero sistema sanitario siciliano, dalle terapie intensive per il loro impegno e la loro capacità di trattamento del potenziale donatore, ai centri trapianto per la loro efficienza. L’intera rete trapiantologica siciliana ha dimostrato di essere all’altezza di una situazione così impegnativa grazie alle ottime professionalità che vi fanno parte. Ad oggi nel 2017 in poco più di tre mesi sono stati effettuati 84 trapianti contro i 196 totali e 2016 ritengo che questo sia un importante risultato”.
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