Il giudice della IV sezione penale Daniela Vascellaro ha condannato per omicidio stradale Battista Cono, agente di polizia, a due anni di reclusione pena sospesa. È stato assolto il collega Salvatore Giustiniani dall’accusa di falso. Sette anni fa ci fu un incidente in cu morì Dario Farrauto, 30 anni, titolare del Mod Cafè di via Bara all’Olivella, investito da una volante della polizia mentre in Vespa e col semaforo verde, attraversava l’incrocio tra via Sammartino e via Dante.

Sospesa anche la patente per un anno

All’agente è stata anche inflitta la pena accessoria della sospensione della patente per un anno. Per Giustiniani, che è stato del tutto scagionato dall’accusa di aver falsificato la relazione di servizio dopo l’incidente. Gli imputati sono stati difesi rispettivamente dagli avvocati Ninni Reina e Giuseppa Lo Vasco.

Riconosciuto risarcimento a familiari, disposta provvisionale di 300mila euro

Nel processo la famiglia di Farrauto si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Sceusa. Il giudice ha riconosciuto il diritto dei parenti della vittima al risarcimento che dovrà essere quantificato in sede civile, ma al contempo ha disposto il pagamento di una provvisionale di 300 mila euro.

L’incidente nella notte del 9 giugno 2017

L’incidente avvenne la notte del 9 giugno del 2017. I poliziotti hanno sempre sostenuto che al momento dell’attraversamento dell’incrocio con il semaforo rosso sarebbero stati in emergenza. Secondo una consulenza della Procura, però, mentre percorrevano via Dante non avrebbero attivato le sirene e non avrebbero rallentato in prossimità di via Sammartino, dove invece Farrauto e l’amico stavano passando con il verde.

La tesi dell’accusa

Per l’accusa, la volante su cui si trovavano gli imputati sarebbe arrivata “a circa 80 chilometri orari”, rendendo quindi inevitabile l’impatto con la Vespa, e le sirene sarebbero state attivate “solo circa 1,7 secondi prima di scontrarsi” con il mezzo sul quale si trovavano i due ragazzi.

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