- Funzionalità dei trasporti nelle isole minori, i cittadini si sentono penalizzati
- Alcuni abitanti, assistiti da un legale, hanno inviato una lettera alle istituzioni, tra le quali i ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico
- Ai ministeri e alla Regione gli isolani chiedono di investire fondi e risorse nella continuità territoriale
Una richiesta di intervento per garantire la mobilità e l’uso dei trasporti da parte di pendolari e proprietari di immobili nelle isole minori, associata alla richiesta di attività d’ispezione e sorveglianza delle Autorità garanti della regolazione dei trasporti e della concorrenza e mercato per valutare se la posizione dominante e di monopolio di Liberty Lines, che gestisce i collegamenti con le piccole isole, per alcune tratte in regime di monopolio in altre con posizione dominante, ha determinato una forma di abuso e se vi è adempimento della normativa europea e delle linee guida europee allo sviluppo sostenibile dei territori, anche alla luce di sanzioni e raccomandazioni ricevute dalle istituzioni europee.
L’appello di un legale e degli abitanti delle isole minori
L’iniziativa è dell’avvocato Carmelo Marra, dello studio legale “Marra Urso legal Associated”, in rappresentanza di 67 cittadini- utenti, il quale ha scritto anche ai ministeri dei trasporti e sviluppo economico, al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e agli assessori regionali interessati, ai sindaci di Ustica, Favignana, Lipari e dei tre comuni di Salina e all’Anci.
La richiesta degli isolani
Ai ministeri e alla Regione si chiede “di investire fondi e risorse nella continuità territoriale e nel movimento delle persone e nei diritti costituzionalmente garantiti connessi alla proprietà ed in quelli connessi al diritto al lavoro”.
La denuncia ed il costo “gravoso” dei biglietti
Il legale denuncia che “Liberty Lines non riconosce più a pendolari e proprietari di immobili delle isole minori la ‘Liberty Card’, che comportava una riduzione del già gravoso biglietto di trasporto. La posizione dominante della società – aggiunge – è tale che anche negli anni precedenti le decisioni hanno penalizzato sempre di più proprietari e le stesse isole e la società aveva deciso di garantire la ‘Liberty card’ ai soli residenti in Sicilia”. Ora ai pendolari vengono garantiti un numero minimo di viaggi da effettuare in un arco temporale ristretto, con evidenti disagi.
La continuità territoriale
“E’ tempo di concentrarsi sullo sviluppo sostenibile dei territori, che non ci può essere senza continuità territoriale e garanzia di mobilità per tutti i cittadini – sottolinea l’avvocato Marra nella sua lettera-. E’ necessario che i sindaci si federino per chiedere trasporti garantiti, tariffe ridotte per consentire continuità economica e culturale alla vita delle isole minori”, conclude Marra.
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