Il Tribunale del Riesame ha revocato la misura interdittiva nei confronti di Alessandro Rumore, il carabiniere rappresentante del Cocer accusato di avere intascato 50 mila euro in rimborsi per presunte missioni sindacali fantasmi.
Assistito dal suo avvocato Salvatore Sansone ha chiesto e ottenuto la revoca del provvedimento del gip. Adesso Rumore potrebbe tornare in servizio.
Secondo l’accusa Rumore in servizio alla stazione di Borgetto (Pa) delegato Cocer avrebbe presentato dal gennaio 2015 al novembre 2016, numerosi fogli di viaggio per giustificare la propria presenza nella sede di missione a Roma ottenendo indennità di rimborso per l’esercizio dell’attività di rappresentanza militare.
Rumore era stato agli arresti domiciliari. Il Tribunale del Reisame aveva attenuato la misura con l’interdittiva dal servizio. Misura adesso revocata in appello sempre dal Riesame perché sono venute meno le esigenze cautelari.
Il prossimo 11 settembre è fissata l’udienza preliminare. “Siamo parzialmente soddisfatti del provvedimento di revoca come disposto da Tribunale del Riesame di Palermo – dice l’avvocato Sansone – stiamo valutando di riproporre la nostra istanza per la restituzione di quanto sottoposto a sequestro. Si tratta di numerosi supporti informatici e almeno due computers il cui contenuto è essenziale per predisporre la difesa in vista della celebrazione dell’udienza preliminare”.
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