Priorità alle periferie: questo è l’obiettivo posto dall’atto di indirizzo approvato dalla Giunta Comunale e relativo alle linee A, B e C del tram. L’esecutivo, su proposta dell’assessore Maurizio Carta, ha acquisito i pareri necessari al progetto, rimodulando però la priorità dell’esecuzione dei lavori. Ciò per favorire una maggiore interconnessione fra il centro e la periferia. Precedenza quindi alla progettazione esecutiva e all’inizio dei lavori della linea C. Ultima in ordine cronologico sarà la linea A, sulla quale la Giunta annuncia una rimodulazione nel tratto compreso fra piazza Mordini e piazza Giulio Cesare.
Il tram e le sue priorità: spazio alle periferie
Modifiche che mirano a rendere i progetti immediatamente operativi e di rendere compatibile la realizzazione delle linee agli attuali finanziamento assegnati. Fondi oggetto di rivisitazione per effetto degli adeguamenti ai prezziari regionali. Priorità quindi alla linea C, tratta che costituirà il prolungamento sostanziale della linea 3. Una sezione lunga circa otto chilometri che si muoverà lungo viale Regione Siciliana per raggiungere la stazione della metropolitana Palazzo Reale- Orleans. Al secondo posto c’è la linea B, che costituirà un ulteriore estensione dell’attuale linea 1. Prolungamento che unirà l’area della stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura.
Il nodo della linea A e l’impatto su via Libertà
Infine ci sarà il nodo relativo alla linea A, quella più discussa a livello politico. Negli scorsi mesi infatti, si è generato un furente dibattito d’aula sull’impatto che tale struttura avrebbe avuto sull’area di via Libertà. Fatto che ha portato il Consiglio Comunale ad emendare in un primo tempo il piano triennale delle opere pubbliche, salvo poi approvarlo nella sua forma integrale nella primavera di quest’anno. Una linea che si estenderà per oltre undici chilometri e che dovrebbe collegare via Balsamo a via Croce Rossa. Un prolungamento della rete ferrata sulla quale, in fase di progettazione esecutiva, il Comune intende fare un’approfondita valutazione di tutte le soluzioni migliorative all’interno del tratto di percorrenza tra piazza Antonio Mordini e Piazza Giulio Cesare. Ciò, scrive l’Amministrazione, “al fine di minimizzare l’impatto sul tessuto urbano/storico pur garantendo l’efficacia del sistema”.
Lagalla: “Comune si riappropria di capacità progettuale”
Dopo l’attuazione del tariffario settimanale e mensile del biglietto unico e dopo l’annuncio, da parte del sindaco, di un incontro per sbloccare la situazione relativa all’anello ferroviario, arriva dunque un nuovo sviluppo sul sistema ferrato palermitano. Un risultato accolto positivamente dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Intervento, quello del tram, che “costituisce un chiaro esempio di nuovo approccio amministrativo di un Comune che si riappropria della capacità regolatoria e progettuale per indirizzare nel migliore dei modi il disegno complessivo della mobilità collettiva su ferro, perseguendo – prosegue il sindaco – il duplice obiettivo di connettere le aree periferiche per agevolare la loro rigenerazione e di avere rispetto e cura delle parti più preziose e delicate del tessuto urbano storico”.
Carta: “Visione Giunta verso mobilità sostenibile”
Sulla stessa linea l’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta. “L’atto di indirizzo riveste un elevato valore politico-tecnico perché chiarisce la nuova visione della Giunta Lagalla nei confronti di una mobilità sostenibile in sede vincolata che agevoli la mobilità da e per le aree più periferiche e che connetta in maniera efficace il Campus universitario, il Policlinico e la Stazione Centrale, concorrendo anche a chiudere la rete tranviaria già esistente. Inoltre l’inversione di priorità rispetto agli atti dell’Amministrazione precedente consentirà di eseguire tutti i necessari e più accurati approfondimenti tecnici, sia trasportistici che urbanistici, per rivedere le modalità di percorrenza lungo l’asse centrale nord-sud.”
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