Poteva essere una tragedia ma il caso ha voluto che così non fosse. E’ accaduto la notte di Capodanno a Palermo ma lo si è scoperto solo adesso quando il proprietario di casa, che fortunatamente non c’era, è tornato nella sua abitazione
Un colpo di pistola sparato nell’ambito dei festeggiamenti per l’anno nuovo, infatti, ha terminato la sua corsa all’interno di una abitazione al settimo piano di uno stabile in Corso Tukory numero 8 a Palermo. L’uomo, tornato a casa ieri, dopo il ritrovamento dell’ogiva sul pavimento, ha avvisato la polizia.
Secondo la prima ipotesi investigativa, secondo quanto riferisce il Giornale di Sicilia oggi in edicola, si tratterebbe di un colpo di pistola sparato da un balcone di un palazzo che si trova di fronte da qualcuno che ha voluto festeggiare l’arrivo del nuovo anno a colpi di arma da fuoco.
Il proiettile ha sfondato il vetro della finestra ed ha terminato la propria corsa sul pavimento causando solo danni materiali grazie al fatto che la casa era vuota. Impossibile prevederne le conseguenze se il proprietario fosse stato in casa.
Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Tre anni fa era successo in via dietro la Parrocchia, a Pallavicino, dove la notte di Capodanno qualcuno aveva sparato diversi colpi di pistola. Sull’asfalto erano rimasti almeno dieci bossoli. Alcuni proiettili avevano infranto le finestre di un edificio.
Questo episodio si aggiunge ai sette feriti registrati nella notte del primo dell’anno fra i quali si è registrata anche la perdita di due dite di una mano per un 45enne al quale un petardo è esploso prima del tempo proprio fra le mani.
Complessivamente una cinquantina gli interventi per cassonetti dell’immondizia andati in fiamme per i botti, tre tettoie di abitazioni a fuoco dopo l’esplosione di giochi pirotecnici. Le squadre dei pompieri erano state impegnate tutta la notte soprattutto allo Zen, al Cep e nella zona di corso dei Mille mentre di minore entità erano sembrati, fino ad ora, gli eventi intorno a corso Tukory.
(foto repertorio)