E’ stato interrogato tutta la notte Pietro Morreale il fidanzato di Roberta Siragusa trovata ieri mattina in un burrone a Caccamo.
Un lunghissimo interrogatorio spesso drammatico. Ma ancora nessuna piena confessione. Il giovane ieri mattina ha portato i militari nel luogo del delitto, ma dopo nessuna ammissione. “Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere – dice l’avvocato Giuseppe Di Cesare che insieme alla collega Angela Maria Barillaro assiste Pietro Morreale – si attendono i provvedimento della procura di Termini Imerese che dovrà disporre anche l’autopsia”.
“L’unica cosa certa – aveva ribadito ieri il suo avvocato Giuseppe Di Cesare – che il mio assistito ha portato i carabinieri sul luogo dove è stata trovata morta la ragazza”.
Su tutto il resto i carabinieri del gruppo di Monreale stanno ancora lavorando. Stanno cercando le prove su un delitto che ha scosso tutti e gettato nello sconforto il piccolo centro di Caccamo. Per la procura di Termini Imerese, diretta da Ambrogio Cartosio, Pietro Morreale è il principale indiziato dell’omicidio della ragazza.
“La ragazza sarebbe dovuta ritornare entro l’una, così aveva detto ai genitori – racconta l’avvocato Giuseppe Canzone, che assiste la famiglia Siragusa – ma non è mai rincasata. All’alba, i genitori hanno iniziato a preoccuparsi, sono andati a casa dei ragazzi dove i due fidanzati avevano trascorso la serata. Hanno poi iniziato a telefonare alla figlia e anche al fidanzato, senza ricevere risposte. Quindi sono andati dai carabinieri a presentare denuncia”.
“I genitori ed il fratello sono scioccati e increduli – dice ancora l’avvocato Canzone – chiedono giustizia e si affidano agli inquirenti, perché sia fatta giustizia, per un gesto così crudele e atroce. Ora è tanta la disperazione, ringraziamo i carabinieri di Palermo, che hanno messo a disposizione dei familiari uno psicologo”.
Intanto, per l’indagine è una corsa contro il tempo. Entro questa mattina, i magistrati dovranno prendere una decisione sulla posizione di Morreale, che non può essere trattenuto oltre in caserma. Un’indagine complessa, che ha toccato emotivamente anche gli inquirenti. Dice il procuratore Cartosio: “E’ immenso il dolore per una ragazza di 17 anni che verosimilmente è stata vittima di un omicidio”.