Tragedia questa notte a Valledolmo, nel palermitano. Un anziano di 85 anni Liborio Campo è morto bruciato in casa all’interno dell’appartamento in cui risiedeva in via Cairoli. La causa un incendio che è scoppiato a causa di una stufa elettrica lasciata accesa per tutta la notte. Inutili i disperati soccorsi. Persino uno dei nipoti ha tentato di tirare fuori l’anziano ma non è riuscito ad entrare in casa. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
L’allarme nel cuore della notte
L’allarme al centralino dei vigili del fuoco è scattato poco prima delle 4 di questa notte. I pompieri sono giunti sul posto tempestivamente, così come forze dell’ordine e altri mezzi di soccorso. Al loro arrivo la casa era già ampiamente avvolta dalle fiamme. Le operazioni di spegnimento sono iniziate immediatamente e si è cercato di fare il possibile. Quando però i vigili del fuoco sono riusciti ad entrare in quella casa per Liborio Campo non c’era già più nulla da fare, morto a causa delle esalazioni e dell’elevatissimo calore che si era sprigionato. Oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti in soccorso dell’anziano anche i carabinieri della stazione di Valledolmo e i volontari della protezione civile.
Il disperato tentativo del nipote
Prima di tutti è stato il nipote che ha provato ad avventurarsi per tirare fuori da quella casa il malcapitato anziano. L’incendio però era già in fase avanzata ed era impossibile entrare all’interno. Da quelle quattro mura si erano sprigionate fiamme e soprattutto una densa nube di fumo. Impossibile riuscire a entrare senza alcuna protezione.
La causa una stufa
In seguito allo spegnimento dell’incendio i vigili del fuoco hanno effettuato una ricognizione all’interno dell’appartamento. Ad essere stato accertato che a sprigionare quell’inferno di fiamme e fumo sarebbe stato il malfunzionamento di una stufa elettrica. L’apparecchio era stato lasciato accesso tutta la notte, forse per una dimenticanza, e aveva provocato le scintille da cui poi è scaturito il devastante e tragico incendio. Quando ci si è accorti di quel che stava accadendo era oramai troppo tardi.
Commenta con Facebook