Come il tenente Raffaele Montini, nel film Mediterraneo di Gabriele Salvatores, il comandante della polizia municipale di Villabate, Giuseppe Tuzzolino, ha trascorso il tempo libero negli ultimi 12 anni a dipingere le pareti della chiesa di San Giuseppe.
“Una passione nata da anni con la quale ho coniugato i miei due amori: la pittura e la teologia. Devo tantissimo al parroco Pietro Passantino che con entusiasmo ha sostenuto la mia attività per fare del tempio una chiesa abitabile con il giusto ornamento simbolico e figurativo. In questi anni l’intento non è stato quello di creare opere museali per il piacere della sola emozione estetica, ma di dotare la chiesa di un apparato iconografico che fosse al contempo luogo e richiamo alla lode, alla preghiera e all’incontro con Dio attraverso la comunità dei fratelli”.
Per il comandante della polizia municipale un mettersi al servizio della comunità ecclesiale. “Non ho mai dimenticato le parole del mio professore Cucinotta che mi diceva “ metti al servizio della fede la tua arte; i paesaggi, i fiori i ritratti, li possono fare tanti altri che non hanno studiato teologia. Dai colore e forma alla tua fede”. Per tanti anni queste parole risuoneranno nella mia mente come rintocchi d campane, senza produrre alcun effetto. Piano piano, senza prendermi troppo sul serio, incominciai a pensare ad un progetto nel quale avrei potuto coniugare insieme la passione per la teologia e la pittura. Inizia con alcuni dipinti che furono esposti in diversi comuni per poi approdare anche al palazzo Arcivescovile di Palermo e poi in Cattedrale”.
I soli dipinti non bastavano. Bisognava fare qualcosa di più utile per l’intera comunità. “Per diversi anni ho guardato le alte e grandi pareti dell’aula di culto e sentivo battere forte il cuore nel petto. Da appassionato ed innamorato dell’arte quale sono sognavo che sarebbe stato bello dipingere delle scene bibliche sulle grigie campate, al fine di favorire uno slancio spirituale. Alla fine spinto dall’entusiasmo del parroco ho iniziato. Nei tanti anni in cui ho lavorato alle icone del presbiterio e la grande parete sud dell’aula di culto della parrocchia San Giuseppe ho potuto gustare il profondo mistero che è sotteso ad una pittura che nasce dalla fede cristiana”. Un risultato apprezzato anche dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice che con una lettera ha voluto ringraziare l’impegno e l’amore profuso nella realizzazione delle opere. “Un sincero apprezzamento – ha scritto l’arcivescovo – va all’autore per aver contribuito attraverso il suo impegno e la sua passione artistica a completare una Chiesa già carica di simbolismi, ma che con tale ciclo innografico si è ulteriormente arricchita aprendo un’altra finestra attraverso cui affacciarsi per contemplare l’ineffabile amore di Dio”.