Un torneo di Pallavolo fra i licei di Palermo. Si è tenuto nella storica sede di Via Filippo Parlatore  il primo torneo  “Terenzio Mamiani“, che ha visto la partecipazione delle squadre dei Licei Garibaldi, Umberto, Einstein, Tomas More e Keynes. I ragazzi del Liceo Garibaldi si sono aggiudicati il primo posto, seguiti dal Liceo Umberto al secondo e dal Liceo Einstein al terzo. I padroni di casa, i ragazzi del Liceo Mamiani, si sono classificati quarti.

Sport e socializzazione al Liceo Mamiani

“Riconosciamo allo sport un ruolo determinante nella crescita dei nostri alunni”, ha dichiarato la direttrice dell’istituto Alessandra Veronese, sottolineando l’importanza del torneo come momento di socializzazione per gli studenti e l’intera comunità educante.

Sinergia tra Licei statali e paritari

Il Preside Angelo Cinà ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa, nata da una proposta congiunta di docenti di scienze motorie e studenti. “Il torneo rappresenta un’opportunità di interazione con altri Licei, Statali e Paritari, per creare sinergia”, ha affermato Cinà, ribadendo l’importanza di tali eventi nell’ottica pedagogica dell’istituto, focalizzata sull’attenzione alla persona.

L’Istituto Terenzio Mamiani di Palermo, che fra le sue attività ha anche la promozione dello sport e dei corsi sportivi a scuola avendo introdotto anche il liceo sportivo, nei mesi scorsi ha celebrato un momento storico: il rinnovo della propria identità e il lancio di un programma formativo innovativo al servizio della comunità palermitana. L’Istituto paritario è orientato a diventare uno dei principali poli scolastici all’avanguardia e laici della Sicilia con laboratori professionali e la scuola di lingue, dove è possibile sostenere esami riconosciuti a livello internazionale. Anche un  nuovo corso professionale esclusivo dell’istituto e che rappresenta un ulteriore valore aggiunto della scuola. Il Mamiani si impegna a offrire una didattica integrata e all’avanguardia, rispondendo in modo flessibile ai bisogni formativi del domani, senza però dimenticare le proprie radici e la propria tradizione.