Un appello al Presidente della Regione perché faccia pressione sugli uffici invitandoli al rispetto dei tempi e l’annuncio del ritorno in piazza per ottenere il rispetto di persone che non possono più attendere la loro ricollocazione.
Si torna a parlare di Ex Pip della Regione siciliana. “Settembre doveva e deve essere il mese delle prime ricollocazioni ma non abbiamo ancora visto partire una macchina che non può restare in folle” dice Mimma Calabrò segretario generale Fist Cisl Sicilia che si rivolge al Presidente Schifani “Abbiamo apprezzato la sua apertura e il suo impegno. Ora occorre che il Presidente faccia sentire la sua voce nei confronti degli uffici impantanati in pastoie burocratiche”
Il percorso per la fine del precariato
la vicenda degli ex Pip si trascina da anni ma è arrivato il momento della sua conclusione dopo troppi tentativi non andati a buon fine. Risale al mese di agosto dello scorso anno la norma attraverso la quale si era cominciato a parlare di un percorso di soluzione e chiusura la stagione del precariato per gli ex Pip. Dopo decenni deve, dunque, definitivamente chiudersi questa pagina di diritti negati. Un piano in tre punti della Regione siciliana illustrato alle parti sociali dalla Regione.
I fondi per la chiusura del bacino
La Regione ha poi stanziato i fondi necessari con l’ultima finanziaria individuando le linee di intervento tese alla stabilizzazione, ricollocazione o alle altre forme di accompagnamento e sostegno ai lavoratori. Proprio a settembre la ricollocazione deve vedere la luce.
Giovedì si torna in piazza
“A sostegno di questo percorso da giovedì gli ex Pip torneranno in piazza con sit-in ed altre azioni di lotta sindacale tesi a tenere viva l’attenzione sulla loro situazione e sul loro percorso – dice ancora Calabrò – perché la dignità di questi lavoratori non può e non deve più essere calpestata ulteriormente”.
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