Un normale casolare di campagna, uno dei tanti nelle campagne di Vicari. I legittimi proprietari residenti a Palermo, erano diversi mesi che non passavano a controllare le condizioni.
Ad approfittare della situazione ci ha pensato Francesco Luca 21 anni. Lampade, ventilatori, bottiglie di fertilizzante e terriccio, un impianto degno del maggior pollice verde.
Tutto alimentato da un allaccio abusivo alla rete Enel, collegata tramite un allaccio abusivo. Ad insospettire i Carabinieri della Stazione di Vicari gli strani movimenti annotati negli ultimi giorni in quell’area.
È bastato appostarsi qualche ora per cogliere con le mani nel sacco l’improvvisato agricoltore, accompagnato in macchina fino al casolare da A.B 25 anni, a sua volta denunciato a piede libero.
Centotrenta piante di marijuana, alte qualche decina di centimetri, piantate in vasi e disposte ordinatamente nel casolare, avrebbero fruttato un considerevole guadagno. E non solo all’odierno arrestato.
È ormai noto che la criminalità organizzata ha da tempo concentrato la propria attenzione sui guadagni derivanti dalla coltivazione “diretta” di canapa indiana, sfruttando all’occorrenza anche giovani ragazzi quale sacrificabile manovalanza di infima lega, pienamente spendibile in caso di arresto da parte delle forze dell’ordine. Un concetto ancora restio ad attecchire nelle giovani coscienze, ammaliate dal miraggio di soldi facili e da falsi miti sui benefici terapeutici delle droghe leggere.
Tutto quanto rinvenuto è stato sequestrato, e dopo le analisi sarà distrutto. Francesco Luca si trova in carcere, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Il pm ha chiesto la convalida al Gip.
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