Non c’è pace lungo la strada di Agrigento Capitale della Cultura. ed è proprio il caso di dire “lungo la strada”. L’intervento d’emergenza della Regione siciliana che la scorsa settimana ha investito mezzo milione di euro per far rifare in 72 ore le strade che avrebbe percorso il Presidente Mattarella per andare ad inaugurare l’anno delle opportunità, ha causato nuove polemiche.
L’asfalto fatto in fretta e furia ha coperto tutto, tombini compresi. E adesso si corre ai ripari per evitare che l’asfalto nuovo diventi anche un pericolo allagamenti.
L’intervento del Dipartimento tecnico
In merito ai lavori di posa del manto di asfalto sulle strade di Agrigento, il Dipartimento regionale tecnico adesso9 precisa che gli interventi di bitumatura si sono svolti con estrema urgenza in considerazione del periodo strettissimo intercorso tra la richiesta del 14 gennaio inviata dal Comune alla Regione affinché provvedesse alla manutenzione e la cerimonia di apertura dell’anno di Agrigento Capitale della Cultura 2025 del 18 gennaio.
Il Genio Civile, incaricato dal Dipartimento regionale ha immediatamente redatto, verificato e validato il progetto e, nei due giorni successivi, nonostante il maltempo, è riuscito a eseguire i lavori di messa in sicurezza delle strade.
Strade pericolose
Al momento dei sopralluoghi, era stato verificato un notevole dissesto della pavimentazione, determinato da buche e da tombini scesi a quota notevolmente più bassa rispetto al piano stradale. Questo costituiva, di fatto, un grave rischio per la incolumità pubblica dei cittadini, per cui nella redazione del progetto è stata prevista la bitumatura dell’intera superficie stradale. Sono stati ricoperti quindi anche alcuni tombini, poiché, per ragioni tecniche di costruzione, per metterli a livello sarebbero stati necessari circa 20 giorni, a fronte dei due giorni appena disponibili per gli interventi.
Nessun rischio di allagamento
Si precisa, però, dicono dal dipartimento tecnico, che sono stati lasciati totalmente liberi e in funzione i chiusini utilizzati per l’erogazione dell’acqua e le caditoie stradali per la raccolta delle acque piovane. La pavimentazione stradale è stata completata in tempi brevissimi e così sono stati garantiti i meccanismi di sicurezza del percorso interessato dal corteo presidenziale per la cerimonia al Teatro Pirandello.
In corso i lavori per liberare i tombini
Da lunedì sono già in corso i lavori per mettere a livello i tombini, utilizzando la tecnica della risegatura dell’asfalto soprastante, che garantirà una superficie regolare e senza buche. Inoltre, saranno riportati a quota anche tombini ricoperti di bitume in precedenza, in occasione di lavori eseguiti prima del 15 gennaio, che sono stati individuati con la tecnologia del metal detector, poiché non erano stati georeferenziati. I lavori saranno infine completati con la segnaletica stradale orizzontale.
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