Lo stop, seppur momentaneo, per la legge per il terzo mandato ai sindaci dei comuni siciliani al di sotto dei 15mila abitanti fa scalpitare molti schieramenti politici e di sicuro mette, almeno per ora, il bastone tra le ruote a importanti esponenti politici che già sognavano di passare altri anni sulla poltrona da primo cittadino della città.
Questo nonostante il Parlamento nazionale abbia già detto sì. Con il decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri non ci sarà limite di mandato per i sindaci dei comuni fino a 5000 abitanti e salirà a tre il limite dei mandati per quelli da 5 a 15 mila abitanti in tutta Italia ma non in Sicilia dove, dunque, in occasione delle elezioni di giugno resterà il limite a due mandati per i sindaci di tutti i comuni. Questo perchè l’Isola è una regione a statuto speciale e dunque può anche non fare sua questo decreto legge.
Tra quei sindaci che speravano di potersi ricandidare c’è il deputato leghista Anastasio Carrà, da dieci anni sindaco di Motta Sant’Anastasia, legatissimo a Matteo Salvini. Interessato, e molto legato al Pd, Domenico Venuti che guida il Comune di Salemi, e non per nulla è arrivata la replica piccata del capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro, che ha definito lo stop “un errore”. A beneficiare della legge sarebbero stati anche i sindaci di Campobello di Mazara (Giuseppe Castiglione), Mazzarino (Vincenzo Marino) e Rometta (Nicola Merlino) e tanti, tantissimi sindaci di comuni minori, che in Sicilia sono davvero tanti.
Secondo i dati dell’Anci, su quasi ottomila Comuni presenti in Italia “soltanto 730 superano i 15 mila abitanti“. Per quanto riguarda la Sicilia, stando al censimento generale della popolazione effettuato da Istat, sono 66 i centri che superano la soglia che esclude il terzo mandato consecutivo per i primi cittadini, su un totale di 391. Vi abitano più di 3,3 milioni di persone, su cinque milioni di popolazione complessiva dell’Isola (66 per cento). Oltre ai nove capoluoghi, l’ex provincia che ne ospita di più è Catania (18), seguita da Siracusa (otto), Palermo (sette), Agrigento (sette), Ragusa (sei), Trapani (cinque), Caltanissetta (tre), Messina (due) ed Enna (uno)
La richiesta dell’Anci Sicilia in una nota inviata al presidente della Regione, Renato Schifani, al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, al presidente della I Commissione Affari Istituzionali, Ignazio Abbate, e all’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina, era stato molto chiara.
Con il decreto legge varato recentemente dal Consiglio dei ministri non ci sarà limite di mandato per i sindaci dei comuni fino a 5 mila abitanti e salirà a tre il limite dei mandati per quelli da 5 a 15 mila abitanti. “In relazione a ciò – afferma Amenta, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – chiediamo al Parlamento regionale di procedere in tempi brevi all’approvazione della norma anche nell’Isola”.