Via libera al terzo mandato per i sindaci dei comuni sotto i 5 mila abitanti e alla riduzione delle firme per presentare liste alle elezioni amministrative durante lo stato di emergenza. Sono i due emendamenti di Attiva Sicilia approvati oggi all’Ars nell’ambito della legge “Norme in materia di enti locali“.
Il terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni recepisce la legge nazionale 56 del 2014 e vale come limite massimo di mandati consecutivi: sono quindi possibili anche mandati ulteriori, sempre fino a tre consecutivi, purché dopo il terzo ci sia un’interruzione temporale idonea.
“Si tratta di una norma che va incontro alle necessità delle piccole comunità – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata di Attiva Sicilia – Nei piccoli comuni, infatti, è sempre più difficile trovare persone che si impegnino in politica, a causa di spopolamento ed emigrazione”.
Per quanto riguarda la riduzione delle firme necessarie per la presentazione delle liste elettorali alle amministrative, la norma adesso prevede che per tutto il periodo di permanza dello stato di emergenza, sarà sufficiente raccogliere un terzo delle firme previste dalla legge: “Una modifica alla norma – spiega Foti – dettata dal buon senso e che va nella direzione di limitare i contatti tra le persone e gli assembramenti in periodo di pandemia”.
“Approvato a larghissima maggioranza l’emendamento del PD che prevede il terzo mandato per i sindaci dei comuni fino a 5000 abitanti. Una norma di buonsenso che riguarda 210 comuni siciliani in cui i cittadini possono rieleggere i sindaci che hanno ben operato” dichiara il deputato e segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, dopo che oggi l’Ars ha approvato un emendamento del PD, primo firmatario Barbagallo, che prevede il terzo mandato per i sindaci dei comuni fino a 5000 abitanti.