“Ancora una volta, con pochi controlli da parte di poche forze dell’ordine, sono sbarcati in Sicilia nella notte centinaia di persone. Ho scritto una dura lettera al Ministro dell’Interno. Non possiamo continuare ad essere considerati carne da macello”.
Il Presidente della Regione siciliana, in una diretta Facebook sulla pagina istituzionale, interviene su quanto accaduto la scorsa notte sullo Stretto di Messina. Racconta che l’allarme è scattato intorno a mezzanotte e ripercorre glie venti e le rassicurazioni avute ma anche la conferma che poi, alla fine, a Messina sono arrivati in tanti e la Sicilia ha solo potuto controllarli, censirli e inviarli in quarantena obbligatoria.
“Ho grande rispetto per le istituzioni, ma, 4 giorni fa, avevo chiesto al ministro di disporre l’uso dell’esercito e di avere particolare attenzione per lo Stretto – insiste – Non è possibile che chiunque arrivi a Villa San Giovanni pensi di attraversare lo Stretto. In Sicilia troverà la guardia forestale e le forze dell’ordine pronti a fare compilare il modulo per l’autodenuncia e a invitare ciascuno di loro, dopo avere verificato la temperatura, alla quarantena”.
“Invocare l’applicazione dell’articolo 31 dello Statuto è una sciocchezza. C’è troppa ignoranza anche da parte di taluni deputati che mi invitano a non fare scaricabarile col governo nazionale. L’articolo 31 (che dispone che il Presidente della Regione sia anche il capo delle Forze di sicurezza nell’isola) non ha norme attuative e inoltre non lo si può attuare fuori dall’isola. Qui il problema non è a Messina ma a Villa San Giovanni” dove sono stati fatti pochi respingimenti.
“Tanti siciliani hanno ritenuto di tornare in Sicilia approfittando della chiusura delle fabbriche,d elle industrie e così via e questo non è consentito. Non si può fare. Non lo è per ordinanza della Sicilia, per ordinanza della calabria e per ordinanza di ieri del Ministro della sanità e dell’Interno. E a Roma lo sanno tutti”.
Musumeci se la prende con l’inesistenza dei controlli o quasi “Solo adesso a Villa San Giovanni si sono organizzati ed hanno creato due corsie di accesso, una per chi da palese diritto quindi forze dell’ordine, personale sanitario sia pubbliche che privato e lavoratori pendolari fra le due sponde. Tutti gli altri vengono indirizzati in un’altra corsia. Ora la situazione è un po’ migliorata”
Il governatore ha anche risposto alla polemica sulla chiusura domenicale die supermercati “Abbiamo tolto un alibi per uscire di casa e abbiamo visto che nella domenica appena trascorsa erano in tanti ugualmente in giro”.
Ma è sul fronte sanitario che si combatte la guerra più ardua “Immaginiamo 2mila posti letto per i contagiati, anche se speriamo di non arrivare a questi numeri”.
“Stiamo acquisendo nella nostra disponibilità alcune centinaia di posti letto negli alberghi, che in questo periodo non lavorano. Ne abbiamo già trovati 150 a Palermo, un centinaio nel messinese e oltre 200 nel catanese. Nel pomeriggio e in serata firmiamo i contratti”.
E in arrivo ci sarebbero i presidi di protezione “Siamo in attesa delle mascherine che devono consentirci di potere attenuare il rischio di contagio, ne sono arrivate pochissime da Roma: finora 10 mila in tutto il periodo dell’emergenza, ne servono un milione”.
“Ho parlato con il ministro Boccia, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare ma non lo dico con certezza finché non le vedrò: le distribuiremo a cominciare dal personale sanitario e da quello degli uffici pubblici”ha aggiunto prima di concludere Musumeci è tornato ad invitare tutti alla collaborazione per poi chiudere nel più tradizionale anche se forse non proprio incoraggiante dei modi “per chi ci crede, che Dio ci aiuti”
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