- Caos alla Regione dopo la decisione della Corte di Appello sul conferimento degli incarichi dirigenziali
- Gli incarichi di direzione generale devono essere conferiti ai dirigenti delle prime due fasce dirigenziali
- Sindacati chiedono abolizione terza fascia e riforma del comparto
La Corte d’appello ha rigettato l’appello proposto dalla Presidenza della Regione Siciliana confermando che gli incarichi di dirigente generale devono essere conferiti ai dirigenti delle prime due fasce dirigenziali. In sostanza, la Corte di Appello di Palermo ha rigettato l’appello proposto dalla Presidenza della Regione siciliana confermando di fatto che gli incarichi di direzione generale devono essere conferiti ai dirigenti delle prime due fasce dirigenziali. Una decisione che ha gettato la Regione nel caos in vista dei rinnovi degli incarichi e considerato che i dirigenti in queste fasce sono ormai poche decine. La decisione dei giudici si è basata sull’interpretazione dell’art.11 comma 5 della L.R.20/03.
Ora abolire la terza fascia
Ora i sindacati chiedono l’abolizione della terza fascia dirigenziale sulla scorta della decisione della Corte di Appello di Palermo. Una esigenza, dicono i sindacati, “non più prorogabile” visto che era una previsione temporanea a esaurimento. Le sigle sindacali chiedono inoltre che tutti i dirigenti della Regione Siciliana vengano raggruppati in due sole fasce “consentendo così di avere intanto un bacino più ampio cui attingere anche per gli incarichi di dirigente generale e soprattutto consentire che i conferimenti degli incarichi possano avvenire finalmente con dei criteri che siano oggettivi, trasparenti e non legati ad appartenenze politiche, tenendo conto quindi dei titoli e della professionalità dei dirigenti in servizio negli uffici della Regione Siciliana”.
Sindacati chiedono riforma
Fabrizio Masi, responsabile regionale per la Dirigenza del Cobas Codir, sottolinea inoltre la necessità di una riforma netta del comparto dirigenziale regionale “le cui proposte sono state presentate nelle recenti riunioni convocate in ordine al rinnovo del contratto della dirigenza, le cui procedure verranno avviate dopo la conclusione di quelle relative alla chiusura del C.C.R.L. 2016/2018 per il quale si prevede di giungere in dirittura d’arrivo entro il mese di settembre”.
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