Alle 6.14 la terra ha iniziato a tremare in provincia di Palermo. Lunghi secondi sentiti anche in città in modo chiaro. L’epicentro dovrebbe essere la zona delle Madonie e Cefalù.
Prime stime sull’intensità seguite da una conferma
Secondo il dato definitivo comunicato dall’Ingv è di magnitudo 4.3 la forte scossa di terremoto registrata dai sismografi nel palermitano, con epicentro al largo della costa centro settentrionale siciliana. La prima stima aveva individuato una intensità che poteva arrivare fino a 4.8
Scossa avvertita da Cefalù alle Madonie
La scossa è stata avvertita soprattutto nella zona tra Cefalù, Termini Imerese e tutti i centri della Madonie. Anche in città in molti sono stati svegliati dal tremore mentre si trovavano a letto.
Terremoto preceduto da uno sciame sismico più lieve
Prima della scossa d’intensità più forte ce ne sono state altre due attorno alle 5 di magnitudo 2.0. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco per avere conferma della scossa.
Paura e tam tam sui social
Sui social è iniziato il tam tam. Tanti hanno sentito distintamente la scossa e confermano anche che è stata molto forte. Poco dopo è stata registrata una seconda scossa di minore intensità a pochi minuti dopo alle 6,23 e una terza alle 6.39.
Nessun danno a cose o persone
Non ci sarebbero danni nei circa 25 comuni in provincia di Palermo dove si è avvertita la scossa di terremoto di magnitudo 4.3 della scala Richter delle 6.14. Evento principale preceduto e poi seguito da altre scosse di assestamento. Sia la protezione civile che i vigili del fuoco, come comunicano le sale operative, hanno eseguito una prima ricognizione nei comuni più vicini all’epicentro nella zona di Cefalù. E come riferito non ci sarebbero danni a cose e persone.
Nel Catanese continua il tremore vulcanico
Dalla parte opposta della Sicilia, intanto, continua il tremore vulcanico dopo ‘eruzione d 24 ore or fa che ha causato, oltre al pauroso spettacolo di fontane di lava, la caduta di cenere che ha ricoperto le strade di molti comuni.La fase eruttiva ha prodotto due flussi lavici uno in direzione Valle del Bove e un altro in direzione Sud-Ovest, quest’ultimo ha circondato Monte Frumento Supino. Una copiosa caduta di cenere e lapilli ha interessato del versant Est del vulcano, come i comuni di Milo, Sant’Alfio, Giarre e Fornazzo. Rallentamenti per il precipitare di materiale piroclastico si sono registrati su tratti dell’autostrada Catania-Messina.
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