Non si tratta di un ordigno bellico ma di un oggetto metallico, presumibilmente residuo di qualche nave. Rientra l’allarme alla spiaggia Praiola di Terrasini, che è rimasta chiusa sino al primo pomeriggio di oggi proprio per la sospetta presenza di un residuato bellico. Per ragioni di sicurezza era stato deciso dal Comune, d’intesa con le autorità preposte alla pubblica sicurezza, di interdire l’area antistante a questo tratto di costa. L’arrivo degli artificieri da Palermo ha sgombrato subito il campo da ogni dubbio: quell’oggetto non era sicuramente un ordigno risalente a qualche conflitto.
Il sindaco: “Spiaggia subito riaperta”
Il sindaco Giosuè Maniaci si era messo in contatto con la prefettura di Palermo per capire il da farsi. Alla fine sono arrivati gli artificieri: “Hanno fatto il controllo, non era una mina anti uomo come inizialmente si era ipotizzato. Abbiamo riaperto subito la spiaggia. E’ stato giusto fare la verifica, si pensa che si possa trattare di qualche oggetto sferico metallico proveniente da qualche nave”.
Cosa è stato trovato
È un oggetto sferico, arrugginito, del diametro di circa 40-50 centimetri. Apparentemente una mina della seconda guerra mondiale inesplosa, probabilmente portata sulla spiaggia dalle onde. E’ questo l’oggetto che ha creato apprensione e la chiusura della spiaggia di Terrasini. C’è da dire che comunque non era mai stato escluso che si potesse anche trattare di un rifiuto restituito dal mare di natura diversa e non pericoloso. Il sindaco di Terrasini aveva quindi prudenzialmente firmato un’ordinanza disponendo la chiusura della Praiola. La segnalazione era arrivata nel pomeriggio di ieri da più di una persona, per lo più bagnanti. “C’è uno strano oggetto fra gli scogli”, avevano segnalato al 112.
Intervento di guardia costiera e polizia municipale
Sul posto erano arrivati subito dopo la segnalazione i militari della guardia costiera e il personale della polizia municipale che avevano invitato i bagnanti a lasciare la spiaggia prima di transennarla.
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