Ancora un “no” alla nascita in contrada Paterna a Terrasini di un impianto di compostaggio dei rifiuti. La posizione è stata espressa dal consiglio comunale di Terrasini che ha approvato all’unanimità un documento in cui sollecita il sindaco a portare avanti la sua battaglia legale. E così effettivamente si è verificato, il sindaco Giosuè Maniaci ha infatti già confermato il ricorso al Tar per questo secondo progetto presentato dalla Edil ambiente e approvato dalla Regione.
Il lungo braccio di ferro
Parliamo infatti di una vicenda che si trascina oramai da anni a Terrasini, con questa ditta intenzionata a realizzare in terreni di sua proprietà, all’ingresso del paese, un impianto di compostaggio. Già ci aveva provato qualche anno fa ma il progetto, dopo l’ok anche in quel caso della Regione, si stoppò di fronte al Tar e al Cga. Anche allora, come ora, il Comune, con sempre a capo l’attuale primo cittadino in carica, presentò un ricorso al tribunale amministrativo e vinse; poi arrivò l’opposizione al Cga della ditta ed anche in quel caso il tribunale sentenziò il respingimento dell’opera.
La ditta torna alla carica
La Edil ambiente però non si è persa d’animo ed ha deciso di ripresentare il progetto. In pratica modificandolo e apportando le correzioni che, a suo dire, supererebbero i motivi ostativi di Tar e Cga. Modifiche che non sono state sostanziali: in pratica è stata riperimetrata l’area in cui allocare l’impianto. Questo perché Tar e Cga avanzarono dubbi sulla cosiddetta “fascia di rispetto”, contestando la vicinanza con l’autostrada e dunque la violazione di determinati criteri urbanistici. In questo modo la Edil Ambiente è convinta che non potranno esserci più ostacoli all’insediamento dell’impianto.
Il sindaco: “Noi andiamo avanti”
Il sindaco resta convinto che un impianto simile non può nascere proprio a Terrasini, paese ad altissima vocazione turistica: “La Regione ha dato tutti i pareri – commenta amareggiato Maniaci – senza aver interloquito con nessun ente preposto. Né con noi, o con Anas, e con le ferrovie. Ribadiamo che è incompatibile un progetto del genere con un territorio come il nostro”.
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