Archiviata dal gip del tribunale di Palermo la denuncia per diffamazione nei confronti dell’ex consigliera comunale di Terrasini Eva Deak. L’avvio del procedimento a suo carico in seguito alla denuncia del titolare dell’impresa che alle porte del paese marinaro vorrebbe realizzare un impianto di compostaggio, sino ad oggi stoppato da una serie di controversie sfociate in sentenze della giustizia amministrativa. L’imprenditore denunciò la consigliera per alcuni post su facebook in cui Eva Deak si era schierata apertamente e in modo critico con l’ipotesi di realizzare dell’impianto di compostaggio.
La Deak: “Diritto di critica salvaguardato”
Il Giudice per le indagini preliminari ha archiviato la querela per diffamazione, sostenendo che la consigliera comunale, in carica nella scorsa legislatura e non più riconfermata in questa iniziata nell’ottobre scorso, ha fatto delle affermazioni che rientrano nel “diritto di critica politica”. Sempre secondo il Gip queste affermazioni sarebbero generiche e non riguarderebbero le “qualità personali del querelante”. Eva Deak esterna ovvia soddisfazione: “Il diritto di critica politica è salvaguardato”.
Una lunga querelle
Una controversia che nasce dal lunghissimo braccio di ferro che da tempo si registra a Terrasini tra il Comune e la ditta che vorrebbe realizzare l’impianto di compostaggio. Nei mesi scorsi è stato detto ancora un “no” alla nascita in contrada Paterna a Terrasini di questo impianto. La posizione è stata espressa dal consiglio comunale di Terrasini che ha approvato all’unanimità un documento in cui sollecita il sindaco a portare avanti la sua battaglia legale. E così effettivamente si è verificato, il sindaco Giosuè Maniaci ha infatti già confermato il ricorso al Tar per questo secondo progetto presentato dalla Edil ambiente e approvato dalla Regione. La ditta in questione Già ci aveva provato qualche anno fa ma il progetto, dopo l’ok anche in quel caso della Regione, si stoppò di fronte al Tar e al Cga. Anche allora, come ora, il Comune, con sempre a capo l’attuale primo cittadino in carica, presentò un ricorso al tribunale amministrativo e vinse; poi arrivò l’opposizione al Cga della ditta ed anche in quel caso il tribunale sentenziò il respingimento dell’opera.
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