Torneranno in fabbrica dalla fine del mese i primi dieci operai ex Fiat di Termini Imerese. La conferma è arrivata dalla riunione di oggi pomeriggio al Ministero dello Sviluppo economico. rientreranno a scaglioni di dice fino ad arrivare a 40 a giugno.
Le scadenze di ingresso dei lavoratori invece riguardano da fine aprile il settore engineering, da metà luglio gli addetti agli allestimenti speciali, da ottobre per la chimica e da dicembre gli addetti al cosiddetto lighting.
Complessivamente si arriverà a 250 lavoratori rispetto ai 1700 ex Fiat. Ad assicurarlo ai sindacati è stata proprio Blutec, che conta entro l’anno di far tornare in catena di montaggio proprio 250 operai facendo partire quindi il progetto, che ha avuto l’ok di Invitalia, che riguarda la produzione di componentistica per auto.
Per quanto riguarda l’impiantistica, l’azienda ha inoltre annunciato che sono stati formalizzati, ed entro maggio 2016 verranno confermati, i primi ordini ai fornitori per lo stabilimento di Termini per un valore di 5 milioni di euro per “asservimento energetico impianti, macchinari chemicali, attrezzature e impianti per allestimenti speciali”.
La Regione siciliana ha fatto sapere che dopo una verifica con la Corte dei Conti, potrà firmare il cofinanziamento del progetto Blutec per 72 milioni di euro con Invitalia e l’azienda al Mise, (67 milioni per muto agevolato e 4 milioni di euro da destinare al ripristino impianti) .
“Sul fonte della cassa integrazione straordinaria il Ministero del Lavoro – dicono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo rappresentante Fim in Blutec – ha riferito all’azienda che approverà la cigs però dopo la verifica dello stato di avanzamento dei lavori e dall’inizio , dunque, del rientro di tutti gli operai. A tal fine incaricherà gli ispettori a Palermo di verificare tutte le fasi”.
“Le istituzioni regionali– aggiungono Guercio e Scavuzzo – devono accorciare i tempi sul cofinanziamento perché da questo dipendono le certezze del piano e il rientro di tutti gli operai”. Solo successivamente con la fase B del progetto che dopo la componentistica, dovrebbe far giungere a Termini l’auto ibrida entro il 2018, si completerà l’assunzione dei restanti 400 operai circa. Per gli operai dell’indotto però , bisogna ampliare i progetti per Termini ribadisce la Cisl. “Serve un ulteriore impegno per il rilancio del sito di Termini – conclude Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – bisogna dare risposte al più presto anche all’indotto. Intanto pensare di rivedere nel giro di pochi giorni le porte aperte nella fabbrica terminata, da speranza per la rinascita di tutto il territorio, ma tutte le istituzioni devono fare la loro parte e farla presto, dai questi tempi dipende il futuro di tutti i lavoratori ”.
Buone notizie anche per l’indotto: sarà destinato, infatti, il 5% delle risorse per la mobilità in deroga all’area di crisi di Termini Imerese.
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