Vittorio Teresi, da poco nominato dal Csm procuratore aggiunto di Trapani, ha rinunciato all’incarico. Un fatto con pochi precedenti che apre scenari non chiari. Per legge infatti dopo la proposta della commissione i magistrati hanno un termine per revocare la domanda fatta per il nuovo posto. Scaduto il termine non sarebbe più possibile rinunciare all’incarico, a maggior ragione dopo la delibera del Plenum di Palazzo dei Marescialli.
La rinuncia di Teresi dipenderebbe da motivi di salute. Il Consiglio – nel frattempo si è insediato il nuovo Csm – potrebbe trasferire Teresi al suo vecchio ufficio, la procura di Palermo, e mettere nuovamente a concorso il posto di aggiunto a Trapani, nel frattempo resosi vacante, oppure fare riesaminare dalla Commissione incarichi direttivi e semidirettivi di Palazzo dei Marescialli le vecchie domande per il posto di aggiunto a cui Teresi aveva partecipato.
Per l’incarico furono proposti, oltre a Teresi poi nominato, Carlo Marzella, Maurizio Agnello e Annamaria Picozzi, tutti in servizio in Procura a Palermo. Picozzi, nel frattempo, è stata nominata aggiunto nel capoluogo.
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