Il consigliere comunale del PD Fabio Teresi dipinge un quadro desolante della situazione a Palermo. Lungi dal migliorare, l’amministrazione cittadina, secondo Teresi, si starebbe rivelando un “governo del nulla”, incapace di affrontare le criticità che affliggono la città. Dalla sporcizia dilagante all’inefficienza dei trasporti, dalla mancanza di sicurezza al degrado urbano, Palermo appare intrappolata in una spirale negativa. Teresi punta il dito contro l’immobilismo della maggioranza, incapace di elaborare una visione strategica per il futuro e rifugiatasi nella ripetitiva giustificazione di addossare le colpe alle amministrazioni precedenti.

L’appello di Teresi alle forze riformiste

Di fronte a questo scenario, Teresi lancia un appello alle forze riformiste. “Speravo che la percezione che avevo da fuori del mal governo della città fosse smentita dall’interno e invece, purtroppo, la situazione è ancora peggiore. Siamo di fronte al governo del nulla dove fanno notizia solo i salti di qualche consigliere di maggioranza sui banchi di sala Martorana: la città è sporca all’inverosimile, i trasporti inesistenti, si registra una totale mancanza di regole senza precedenti con  disagi e disservizi in ogni ambito accompagnati dallo stancante refrain del Sindaco che “la colpa è di chi c’era prima”. Così Fabio Teresi, consigliere comunale del Pd dopo il suo recente ingresso in Consiglio Comunale

L’attacco di Teresi all’amministrazione e la mancanza di una visione per Palermo

“L’attuale maggioranza – continua Teresi – non ha un’idea di città, vive stancamente alla giornata e non è in grado di affrontare i nodi strutturali che attanagliano Palermo. Provo un senso di mortificazione costante di fronte i nostri concittadini e di fronte alle migliaia di turisti che ogni giorno arrivano e che sono costretti a imbattersi in una città bella ma a tratti invivibile, senza servizi e sempre meno sicura.

La proposta di Teresi per il futuro di Palermo: “Palermo 2027”

“Adesso tocca a noi – conclude Teresi – le forze riformiste hanno il dovere di costruire l’alternativa al “disastro Lagalla” gettando le fondamenta del campo largo anche a Palermo chiedendo chiarezza a chi pensa di potere stare con “i piedi in due scarpe” e invitando tutte le migliori energie della città a dare una mano alla costruzione di “Palermo 2027” un cantiere di idee che consentano alla città di vivere il presente con serenità ma proiettandosi al futuro con speranza e ottimismo”

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