Gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato un uomo di 30 anni accusato di resistenza a pubblico ufficiale dopo che aveva cercato di aggredire il personale sanitario del pronto soccorso all’ospedale Policlinico di Palermo.
L’indagato è stato denunciato anche per falsa attestazione sull’identità personale e rifiuto di fornire le proprie generalità. L’uomo si è presentato in ospedale per richiedere una prestazione sanitaria con atteggiamento aggressivo e violento.
Gli agenti di polizia in servizio all’ospedale hanno richiesto l’intervento dei colleghi delle volanti. Il paziente molesto ha iniziato a inveire contro i poliziotti che non senza difficoltà sono riusciti a portarlo in commissariato. Dagli accertamenti è emerso che su l’immigrato era stato emesso un provvedimento del questore di lasciare il territorio nazionale. L’arresto è stato convalidato dal gip.
Soccorritore del 118 colpito da una testata
Un soccorritore del 118 è stato aggredito questa mattina e colpito con una testata in via Leonardo da Vinci a Palermo. E’ stato inviato insieme ai sanitari per soccorrere una coppia rimasta coinvolta in un incidente non grave in codice verde.
Intervento dei sanitari
I sanitari sono arrivati in zona in dieci minuti e un uomo ha prima aggredito il soccorritore e poi lo ha colpito con una testata provocandogli una ferita che è stata medicata nel reparto di chirurgia plastica. Sono intervenuti gli agenti di polizia che stanno indagando. L’uomo dopo avere ferito il dipendente si è allontanato. E’ stato necessario inviare una nuova ambulanza per soccorrere il sanitario ferito.
“Basta siamo stanchi di subire queste aggressioni”
“Il nostro soccorritore è stato colpito da un delinquente di strada. Basta siamo stanchi di subire queste aggressioni – dice Fabio Genco il direttore della centrale operativa del 118 della Sicilia Occidentale – Non sono più tollerabili essere colpiti mentre cerchiamo di soccorrere chi ha bisogno di cure. Il personale è arrivato in appena 10 minuti per soccorrere pazienti che non erano gravi. Il codice era verde e non erano in pericolo di vita. Ad ogni modo l’aggressione brutale non è giustificabile in nessun caso. Era già successo allo Zen qualche settimana fa. Adesso di nuovo in un’altra zona di Palermo. Servono misure immediate. Non è possibile più attendere. Basta”.
Paziente prende a pugni infermiere al pronto soccorso di Catania
Un infermiere in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Catania è stato aggredito da un paziente che, in preda all’agitazione mentre attendeva le cure, gli ha sferrato un pugno. L’infermiere, prontamente soccorso dai colleghi, è stato medicato e giudicato guaribile in tre giorni. Per fortuna, segnala il sindacato Nursind, l’episodio non ha avuto conseguenze gravi, ma l’accaduto sottolinea ancora una volta la gravità della situazione nelle prime linee del sistema sanitario.
Massima solidarietà al collega vittima di aggressione inaccettabile
“Esprimiamo la nostra massima solidarietà al collega vittima di questa inaccettabile aggressione – dichiara Salvatore Vaccaro, segretario territoriale del Nursind Catania, il sindacato delle professioni infermieristiche – Purtroppo, continuiamo ad assistere a un’escalation di violenza contro il personale sanitario, in particolare nei pronto soccorso. Chiediamo all’azienda Policlinico San Marco di applicare con fermezza le nuove normative contro le aggressioni in ospedale, sperando che possano fungere da deterrente”. Il sindacato auspica inoltre la procedibilità d’ufficio prevista dalla normativa.
Un altro episodio di violenza contro gli operatori sanitari scuote la città. Questa mattina, un soccorritore del 118 è stato brutalmente aggredito e colpito con una testata al volto in via Leonardo da Vinci. La UIL FPL Sicilia esprime profonda preoccupazione per questo ennesimo atto di violenza contro chi, con dedizione e coraggio, opera quotidianamente per salvare vite.
Crescente insicurezza per il personale sanitario
Il Coordinatore Regionale della UIL FPL Sicilia, Alessandro Fecarotta, denuncia un quadro sempre più allarmante di insicurezza e vulnerabilità per i soccorritori. “Questo ennesimo episodio – dichiara – evidenzia i rischi crescenti a cui sono esposti i nostri operatori del servizio di emergenza, che continuano a prestare assistenza alla comunità nonostante le minacce alla loro incolumità fisica e psicologica”.
Secondo Fecarotta , simili episodi non solo rappresentano una grave violazione dei valori morali e civili, ma compromettono anche la capacità operativa e l’efficienza dell’intero sistema di soccorso. La violenza a cui sono sottoposti i soccorritori mette in pericolo non solo loro, ma anche la qualità del servizio fornito alla collettività.
Un piano di azione urgente per la sicurezza
La UIL FPL Sicilia ritiene indispensabile avviare con urgenza un tavolo di confronto tra le parti coinvolte per trovare soluzioni concrete a questo problema crescente. “È necessario un piano coordinato e strutturato – prosegue Fecarotta – che non solo preveda misure preventive più rigide, ma anche un supporto psicologico costante per gli operatori, sempre più spesso esposti a situazioni traumatiche”.
Tra le proposte, una revisione delle procedure di intervento e una valutazione degli strumenti tecnologici e logistici a disposizione, per garantire un ambiente di lavoro più sicuro. Inoltre, Fecarotta sottolinea l’importanza della formazione continua del personale sanitario sulle tecniche di gestione delle crisi, per rafforzare la loro capacità di operare anche in situazioni di elevato rischio.
Cooperazione tra istituzioni per contrastare le aggressioni
“Solo attraverso una stretta collaborazione tra le istituzioni – conclude Fecarotta – si potranno mettere in campo soluzioni efficaci e durature per contrastare il fenomeno delle aggressioni ai soccorritori e garantire la sicurezza di un servizio essenziale per la nostra comunità”.
La UIL FPL Sicilia chiede quindi un pronto riscontro a questa richiesta, auspicando la convocazione immediata di un incontro operativo per affrontare con la necessaria rapidità questa grave problematica.
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