Tempi certi per la stabilizzazione di tutti i lavoratori del bacino ex Pip E’ in arrivo nelle prossime ore un emendamento governativo da discutere nel prossimo documento finanziario della Regione a sala d’Ercole nel mese di luglio, per inserire nel percorso di stabilizzazione anche tutti i lavoratori non ancora previsti nel primo step di stabilizzazioni. L’impegno è stato assunto dal Presidente della Regione Renato Schifani incontrando oggi i sindacati. Un vertice conclusosi poco prima delle 14 con un risultato valutato positivamente dalle parti sociali.

“Apprezziamo il pragmatismo del Presidente della Regione – dice Mimma Calabrò della Cisl che segue la vertenza fin dall’inizio – le notizie che ci ha fornito il governatore sono ottime. Apprezzamento anche all’impegno messo in campo da tutti gli attori di questa vicenda, dal capo di gabinetto Sammartano al dirigente generale del dipartimento lavoro Foti”.

Schifani: “Tempi certi per la stabilizzazione”

La Regione Siciliana va verso il completamento della stabilizzazione di tutti i lavoratori del bacino ex Pip, confermando l’impegno assunto dal presidente Renato Schifani sin dal suo insediamento.

È il quadro emerso durante un incontro tra il governatore e i sindacati, questa mattina, a Palazzo d’Orléans, in cui Schifani ha annunciato un emendamento di iniziativa governativa, da inserire nel documento finanziario che sarà discusso all’Ars nei prossimi giorni, per trovare la copertura necessaria ad assicurare un futuro lavorativo stabile anche ai precari non rientranti nel primo contingente di stabilizzazioni, in corso da circa tre mesi. “È già in corso una ricognizione dei fabbisogni di enti regionali, ospedali e società partecipate – assicura il governatore – per verificare dove potere collocare questi lavoratori che, a buon diritto, attendono stabilità economica e serenità per sé e per le proprie famiglie. Il superamento del precariato storico all’interno dell’amministrazione regionale era un impegno assunto già in campagna elettorale e con rigore stiamo cercando di mantenerlo”.

Negli ultimi mesi sono stati assunti a tempo indeterminato nei vari dipartimenti regionali 745 lavoratori, che arriveranno a 1166 nelle prossime settimane. Il procedimento rappresenta l’atto finale di un percorso sostenuto dalla Regione Siciliana che si è sbloccato un anno fa, grazie a uno stanziamento per il triennio 2024-2026 di 22,5 milioni di euro e la relativa autorizzazione alla Sas per l’avvio della stabilizzazione.

La vicenda delle stabilizzazioni

La vicenda delle stabilizzazioni degli ex Pip è annosa ed è entrata nella fase operative nei mesi scorsi dopo che la norma regionale per la loro stabilizzazione è passata indenne dal vaglio del Consiglio dei Ministri

L’assunzione dei primi 740 precari

Con l’assunzione di 740 lavoratori negli ultimi tre mesi è stato effettuato il primo passaggio di un percorso che deve  portare alla stabilizzazione di tutti. Il primo step riguarda 1166 appartenenti al bacino ex Pip “Emergenza Palermo” che vanno stabilizzati entro giugno e su questo fronte il sindacato continua a vigilare perchè non ci siano ritardi nel percorso. Il procedimento è stato avviato dalla Sas e rappresenta l’atto finale di un percorso sostenuto dalla Regione Siciliana che si è sbloccato un anno fa, nel mese di luglio 2023, con uno stanziamento per il triennio 2024/2026 di 22,5 milioni di euro.  La Sas applica il contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana.

Procedere con le altre stabilizzazioni

Poi, però, si deve passare al secondo step ed è in questo che intervengono le rassicurazioni odierne della Regione. La Regione sta avviando la ricognizione dei fabbisogni negli altri enti come, ad esempio, Asp e Ospedali. Bisognerà, poi, allargare il bacino delle convenzioni e anche su questo fronte  qualcosa si muove.

Tempi certi

“Il governatore ha detto con chiarezza che entro luglio si conosceranno i tempi certi per la contrattualizzazione di tutto il bacino degli ex Pip. Nel frattempo enti, ospedali e società partecipate  dovranno comunicare i fabbisogni delle piante organiche per stabilizzare i lavoratori. A noi spetta il compito di continuare a vigilare come abbiamo fatto finora” Conclude Mimma Calabrò della Fisascat Cisl, al termine dell’incontro che si è tenuto stamani a Palazzo d’Orleans. Nei giorni scorsi il sindacato aveva fortemente criticato il silenzio caduto sulla vicenda dopo le prime stabilizzazioni fatte da Sas.

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