La violenza sulle donne è un tema quanto mai d’attualità. I recenti episodi in tutta Italia ma anche a Palermo sono sempre di attualità.
La Festa dell’Unità del Pd 2023 di Palermo si è aperta ieri proprio con un incontro su questa piaga. Organizzato dalla conferenza delle democratiche di Palermo Metropolitana e dal dipartimento regionale delle Politiche di Genere e delle PPOO del PD Sicilia, rispettivamente coordinati da Adriana Palmeri e Milena Gentile.
Gentile, “Contrasto alla violenza di genere priorità della politica”
“Aprire la Festa dell’Unità con questo tema – ha sottolineato Milena Gentile, responsabile del dipartimento regionale Politiche di Genere del Pd Sicilia – significa affermare senza se e senza ma che la politica deve farsi carico di assumere il contrasto alla violenza di genere come una priorità assoluta, decidendo una volta e per tutte di investire risorse e mezzi adeguati alla complessità del problema. È un segnale importante quello che il Segretario provinciale, Rosario Filoramo, ha voluto dare dopo i fatti gravissimi di Palermo – lo stupro di gruppo ai danni di una donna giovanissima”.
“A Palermo il focus sulla prevenzione”
L’esponente del Pd prosegue: “Lo stesso tema è stato affrontato in occasione della recente Festa dell’Unità regionale, organizzata dal PD Sicilia e dal Segretario regionale Anthony Barbagallo, dove si è data voce ai Centri antiviolenza e alle Case Rifugio per le vittime di violenza e per i loro figli, che non ricevono finanziamenti e vengono abbandonate dalle istituzioni locali, a loro volta impoverite, soprattutto al sud, da un federalismo fiscale che questo governo di destra minaccia di rendere ancora più feroce ai danni delle regioni più deboli. Il focus dell’incontro di Palermo invece abbiamo deciso di incentrarlo sulla prevenzione, dalle aule giudiziarie al sistema sanitario e carcerario. Con particolare attenzione ai centri di recupero degli uomini maltrattanti, la cui efficacia è ancora non quantificabile”.
Inoltre: “In questo momento alla Camera dei Deputati si sta discutendo un disegno di legge proposto dalla Ministra Roccella che si limita a rafforzare le misure cautelari (come l’ammonimento, il braccialetto elettronico, il divieto di avvicinamento) che raccoglie alcune indicazioni della Commissione d’Inchiesta sul femminicidio della scorsa legislatura guidata dalla senatrice del Pd Valeria Valente. Pur concordando su queste proposte, il Partito Democratico è consapevole che questo non può bastare per scardinare le radici culturali del fenomeno. Alcune sentenze recenti dimostrano che persiste in tanta parte della Magistratura il cosiddetto ‘pregiudizio giudiziario’ perché la formazione specialistica dei magistrati è ancora troppo scarsa, così come lo è tra psicologi e operatori sanitari. Per non parlare della formazione scolastica e universitaria”.
Le proposte del Pd sulla “Prevenzione primaria”
Milena Gentile illustra inoltre le proposte del Partito Democratico in Parlamento: “Il PD con i ddl proposti dalla Deputata Sara Ferrari e dalla Senatrice Valeria Valente sta cercando di fare approvare dal Parlamento leggi che garantiscano la cosiddetta ‘prevenzione primaria’ che vuol dire formazione di tutti gli operatori che hanno a che fare con le donne vittime e, parallelamente, rendere obbligatoria e continuativa l’introduzione dell’educazione al rispetto nelle scuole”.
“Scontro tra Pd e governo Meloni e sostanziale”
Ed ancora: “Senza trascurare il monitoraggio dei risultati dei percorsi di recupero degli uomini maltrattanti che siano verificati e verificabili e non vengano strumentalizzati per ottenere sconti di pena per gli imputati. Ma tutto questo non si può fare a ‘invarianza finanziaria’, come propone la ministra, cioè senza metterci un soldo né nella riforma del sistema giudiziario né nella formazione scolastica e universitaria stabile e continuativa. Lo scontro tra il Partito Democratico e l’attuale governo Meloni è sostanziale. Evidentemente questo governo non riconosce il problema culturale che c’è alla base della violenza contro le donne, come dimostrano le dichiarazioni maschiliste e superficiali di tanti suoi esponenti di primo piano, e pensa di accontentare la pancia delle persone limitandosi a proporre l’ennesima modifica d’urgenza delle leggi, però rigorosamente a costo zero. Così continueremo a non risolvere niente!”.
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