La Fials-Cisal di Palermo scenderà in piazza, insieme a Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, per manifestare contro i tagli che il Comune di Palermo sta operando sui teatri della città: dal Teatro Massimo al Teatro Biondo. È in programma sabato 2 aprile, alle 17, in piazza Verdi, sulle scalinate del Teatro Massimo, la manifestazione indetta dai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil e Fials- Cisal per la mobilitazione unitaria relativa alle vertenze del Teatro Massimo e Biondo di Palermo. Della manifestazione si è parlato oggi, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nel foyer del Teatro Massimo di Palermo, alla presenza, tra gli altri, del sovrintendente della Fondazione Marco Betta e della direttrice del Teatro Biondo, Pamela Villoresi.
Tagli pesantissimi e incertezza del futuro
Sono intervenuti Marcello Cardella, segretario Slc Cgil Palermo, Francesco Assisi, segretario Fistel Cisl Sicilia, Giuseppe Tumminia, segretario Uilcom-Uil Palermo, e Antonio Barbagallo, segretario Fials Palermo. “Manifestiamo – ha detto il segretario della Fials di Palermo, Antonio Barbagallo – contro il mancato contributo da parte del Comune di Palermo nei confronti dei teatri. Il teatro Massimo riceve un taglio del 75% su base biennale, cioè nel 2021 a noi non è arrivato il contributo da parte del Comune di 2,9 milioni e sul 2022 c’è una grande incertezza, si parla di 1 milione e mezzo a fronte di 2 milioni e 2 previsti in bilancio”.
Un duro colpo
“Questo per il Teatro Massimo è un grande colpo – aggiunge Barbagallo – perché rappresenta il 10% dei finanziamenti totali che riceve in un anno. Abbiamo 380 unità, in quanto a personale, e questo significa una grande difficoltà per affrontare la stagione artistica e per pagare gli stipendi. Il Teatro Biondo è messo peggio, ci sono lavoratori che non percepiscono lo stipendio da due mesi. Il Comune deve assolutamente porre rimedio a questo problema”. Già nei giorni scorsi tanti i malumori attorno a questi tagli e alle difficoltà di tenuta dei livelli occupazionali e non solo.
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