- Teatro Massimo di Palermo, 42 lavoratori rimasti fuori dal processo di stabilizzazione
- Dissenso e sciopero dei sindacati del settore
- Stasera inizierà con 30 minuti di ritardo la prima de “Il Trovatore” in programma al Teatro di Verdura
I sindacati del Teatro Massimo di Palermo continuano nel manifestare il proprio dissenso contro la mancata stabilizzazione dei precari della Fondazione.
Sciopero e inizio dello spettacolo al Verdura con 30 minuti di ritardo
Stasera, in occasione della prima de “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi, in programma al Teatro di Verdura alle 21.15, i sindacati hanno proclamato lo sciopero che prevede l’inizio dello spettacolo con 30 minuti di ritardo.
“Colleghi altamente specializzati fuori dal progetto della Fondazione”
“Questa scelta è dettata dall’esigenza di esprimere il dissenso nei confronti di una direzione che, in maniera unilaterale, ha deciso di proporre una dotazione organica di 338 unità. I lavoratori della Fondazione e i sindacati che li rappresentano non accetteranno mai che parte dei loro colleghi altamente specializzati restino fuori dal progetto della Fondazione, il quale appare più contenitivo che di sviluppo, disegnando un futuro senza rilancio e con poche ambizioni, ritenendo che un teatro prestigioso quale il Teatro Massimo, per avere una produzione di qualità, necessita di almeno 380 unità di maestranze artistiche, tecniche e amministrative”, spiegano la Fistel-Cisl, la Uil Com e la Fials di Palermo.
Cosa chiedono le sigle sindacali
I lavorati del Teatro Massimo hanno proclamato lo stato di agitazione già qualche settimana fa.
I sindacati chiedono la conversione del rapporto di lavoro per i 42 precari rimasti fuori dal processo di stabilizzazione che – secondo quanto approvato dal CdI – interesserebbe solo 105 unità, giungendo così come auspicato dalle parti sociali alle 380 unità attualmente in forza alla Fondazione.
L’annuncio delle assunzioni
Sono previste 105 assunzioni a tempo indeterminato al Teatro Massimo di Palermo. Il consiglio d’indirizzo della Fondazione Teatro Massimo col parere positivo del collegio dei revisori dei conti, ha infatti approvato all’unanimità la proposta di nuova dotazione organica per il triennio 2021-2023 che prevede l’incremento delle posizioni lavorative a tempo indeterminato che crescono di 105 unità. Si tratta di 31 professori d’orchestra, 19 artisti del coro, 21 tersicorei, 30 tecnici e 4 amministrativi, lavoratori ad altissima professionalizzazione, indispensabili per la produzione.
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