Revocato lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Zenith Service Group spa, l’azienda che gestisce i servizi di pulizia all’interno del Teatro Massimo, nei locali della Fondazione di piazza degli Aragonesi e presso il laboratorio degli allestimenti scenici di Brancaccio.
Gli operatori del servizio, in stato di agitazione dal 3 ottobre, e da ieri in sciopero, hanno svolto ieri mattina il primo dei due presidi in programma, davanti all’ingresso del teatro. Annullato quello in programma per stasera in concomitanza con l’ingresso degli spettatori alla replica del Nabucco.
A proclamare l’azione di protesta, Filcams Cgil Palermo e la Fiscascat Cisl Palermo Trapani, che da tempo chiedono all’azienda il rispetto delle soglie minime dei parametri orari contrattuali.
Al termine della prima giornata di sciopero, mentre al Teatro Massimo facevano il loro ingresso gli spettatori del Nabucco, dopo diverse interlocuzioni tra organizzazioni sindacali, azienda e governance del Teatro Massimo, e “un’intensa ed estenuante trattativa”, in serata si è raggiunto l’accordo.
La Zenith garantisce il riconoscimento dello scatto di anzianità per gli aventi diritto tra gli addetti alle pulizie oggi in forza nell’appalto, il pagamento di tutte le ore di lavoro supplementare e non ancora pagate relative al 2021 e l’innalzamento incondizionato delle ore di lavoro dei contratti alla soglia oraria prevista dal contratto nazionale per i dipendenti di imprese esercenti, servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi. Lavoreranno 14 ore a settimana.
Il risultato raggiunto è l’esito di un tavolo di trattativa sindacale cui è stato richiamato anche l’ente appaltante, la Fondazione Teatro Massimo di Palermo, “esempio – sottolineano i sindacati – di responsabilità verso le problematiche dei lavoratori coinvolti negli appalti. Una sensibilità niente affatto scontata”.
“Per noi si tratta di un grande e importante risultato – dichiarano per la Filcams Cgil il segretario generale Giuseppe Aiello e il segretario Manlio Mandalari e per la Fisascat Cisl Palermo Trapani il segretario generale Stefano Spitalieri – reso possibile soprattutto dalla caparbietà e dalla perseveranza dei lavoratori. In prima linea, e con il supporto dei sindacati, ci hanno creduto e si sono consapevolmente esposti in difesa del loro salario, pur se costituito da poche ore di lavoro, e per dare sfogo al malessere che da anni lentamente covava, ai fini del recupero di ore di lavoro che nel tempo sono stato perse per effetto delle precedenti gare d’appalto aggiudicate sempre al ribasso. Anche il proficuo dialogo che la Fondazione Teatro Massimo ha intrapreso con l’azienda, ha permesso il buon esito della vertenza”.
“Questo è solo il primo traguardo – aggiungono Filcams e Fisascat – cui dovrà fare seguito una riorganizzazione dei servizi di pulizia del teatro con una riassegnazione delle aree di competenza di ogni singolo addetto, riproporzionate alle ore contrattuali, oltre che ad un’equa assegnazione tra tutti i lavoratori delle ore di lavoro supplementare.
Quanto accaduto ieri è l’ampia dimostrazione – concludono Filcams e Fisascat – che la fermezza della posizione e la forza della lotta sindacale sono fondamentali per la difesa del reddito, la tutela dei diritti dei lavoratori e quindi per la risoluzione delle vertenze. E’ proprio il caso di dire che la lotta paga”.