Sono partiti oggi i lavori di restauro del portone monumentale del Teatro Massimo di Palermo. Il restauro, sostenuto da Confartigianato Sicilia e da Ancos, l’Associazione nazionale comunità sociali e sportive di Confartigianato, era stato presentato insieme ad altre iniziative a marzo nel Salotto del Palco Reale del Teatro Massimo. A realizzarlo sarà la ditta Sparacio.
Proseguono intanto anche i lavori di ripristino della cancellata che circonda il Teatro Massimo, finanziati grazie ai fondi previsti dal Patto per lo sviluppo della città di Palermo.
Per il sindaco Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Teatro Massimo, e per il sovrintendente Francesco Giambrone il restauro del portone monumentale del Teatro Massimo rappresenta un nuovo esempio – e in questi anni ne abbiamo avuti tanti – di come l’iniziativa privata possa essere una grande risorsa per la cultura e l’arte, intervenendo a sostenere progetti specifici che corrispondono alla sensibilità di privati ed associazioni che scelgono, grazie anche ai nuovi strumenti come l’Art Bonus, di investire in un bene comune con un intervento a favore dell’arte e della conservazione per le generazioni future dei tesori più preziosi della nostra cultura”.
“Il connubio Beni Culturali e Turismo è per noi la formula vincente su cui puntare per il futuro dell’Isola – dice Filippo Ribisi, vice presidente nazionale di Confartigianato Imprese. – È per noi motivo di orgoglio firmare il recupero del portone d’accesso al foyer del Teatro Massimo, grazie all’Ancos, la nostra associazione di promozione culturale che ha scelto di finanziare i lavori. Oggi, dando il via al cantiere, Confartigianato firma un restauro importante per la citta, per tutti i siciliani e per il mondo del turismo”.
“Siamo lieti di annunciare l’avvio dei lavori di restauro che Confartigianato, insieme all’Ancos, ha voluto finanziare per riportare il portone di d’accesso al foyer del Teatro Massimo agli antichi splendori – afferma Giuseppe Pezzati, presidente regionale di Confartigianato Sicilia – . In questi mesi abbiamo lavorato senza sosta per mettere a punto ogni dettaglio e far sì che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Grazie a questo intervento stiamo dando anche un’opportunità di lavoro alle nostre imprese artigiane coinvolte nel restauro”.
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