“Tra volti di donne” è il titolo della performance di teatro, di denuncia, di testimonianze di lavoratrici, organizzata da Cgil, Cisl e Uil Palermo per la giornata internazionale della donna. Si terrà domani 8 marzo alle 17 sulla scalinata del Teatro Massimo, un palcoscenico aperto alla città per mettere in scena i sogni, le speranze, le conquiste delle donne, i sorrisi ma anche il dolore e le discriminazioni, con brani e monologhi che sula violenza, sui diritti, sull’impegno e sul valore del lavoro.
L’esibizione artistica sarà intercalata dagli interventi di 5 donne, un’immigrata, Bijou Nzirirane, una neolaureata,Elena Riccio, una precaria Almaviva, Rosi Contorno, un’imprenditrice agricola, Rosalia Gugino e una pensionata, Rosalba La Rocca. Presentano Mario Azzolini ed Elena Pistillo. Partecipano gli attori Gianni Nanfa, Elena Pistillo e ci sarà una performance sui diritti negati delle donne per la regia di Claudio Ambrosetti, con Vincenzo Intravaia, aiuto regista e fonico e la partecipazione delle attrici Laura Tarallo, Nancy Trabona, Lidia Cirafisi e Maria Sofia Uccello. Interverranno le organizzatrice della manifestazione, a cura di Alessia Gatto per la Cgil, Federica Badami per la Cisl e Adriana Adonadio per la Uil.
“L’8 marzo a cui noi pensiamo è anche il 7 e il 9, è il tema della parità di genere che ogni giorno affrontiamo e che riguarda la donna, nel lavoro, nella società, nella famiglia – dichiarano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Palermo Enzo Campo, Daniela De Luca e Gianni Borrelli – Se tanti passi sono stati fatti, resta ancora altissimo, supera il 50 per cento, il dato sulla disoccupazione sia maschile che femminile, che attanaglia Palermo e la sua provincia. E questo dato è dovuto al fatto che a Palermo è ancora elevatissimo il divario di genere: il tasso di occupazione femminile è del 27,4 per cento, pari a meno della metà di quello maschile del 55,3 per cento”.
Dopo anni Cgil, Cisl e Uil tornano insieme per l’8 marzo con un’iniziativa comune a Palermo per celebrare il tema della parità del genere che, assieme al tema delle pensioni e della qualità della vita, del diritto allo studio e delle prospettive lavorative, diventa il cemento su cui si fonda la ritrovata unità.
“L’unità del movimento sindacale è un valore aggiunto per dare forza all’elaborazione di iniziative comuni che riguardano l’emancipazione delle donne sul lavoro – aggiungono Enzo Campo, Daniela De Luca e Gianni Borrelli – Ed è importante che questo percorso abbia come elemento fondante la parità di genere”.
Mancanza di lavoro, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, il diritto a una pensione dignitosa, il diritto allo studio e ad una prospettiva lavorativa, il diritto a non essere discriminate, a non subire molestie. Tutto questo domani sarà raccontato alla città attraverso le voci delle donne.
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