Il Teatro Biondo è chiuso per ferie ma i lavoratori non vanno in vacanza. Da oggi, con le bandiere di Slc Cgil e Uiltec Uil, effettueranno ogni giorno un presidio davanti allo Stabile, in via Roma.
A preoccupare i lavoratori, non sono solo gli stipendi pagati in ritardo o la quattordicesima e gli straordinari saltati. “Siamo davanti al rischio reale e concreto di una interruzione della continuità aziendale – dice Guido Correnti, Rsu Slc Cgil al Teatro Biondo – è fondamentale che il sindaco manifesti la sua presenza in questa sede e partecipi a un incontro col cda, alla prima riunione non c’era. Il Comune di Palermo non è socio solo del Teatro Massimo ma anche di questo teatro”.
E prosegue: “È necessario che nella qualità di socio, il sindaco chiarisca ed esprima la reale volontà di sostenere il Teatro Biondo, a salvaguardia dei livelli occupazionali e delle attività culturali che lo Stabile con prestigio ha sviluppato a livello territoriale, nazionale ed internazionale. Ancora la stagione teatrale non risulta approvata dal cda mentre tutti gli altri teatri hanno già avviato la campagna abbonamenti. La situazione è grave. In campagna elettorale Lagalla ci ha chiesto un incontro e sono stati presi degli impegni”.
“Lo statuto del teatro – aggiunge Correnti – prevede che il recesso di uno dei soci necessari o la inattività per almeno un biennio determinano lo scioglimento anticipato dell’Associazione. La mancata erogazione del contributo da parte del socio Comune negli anni 2021 e 2022 ha fatto incrementare in maniera significativa e preoccupante i debiti verso i fornitori che, se non affrontati con immediatezza e rapidità, potrebbero dar luogo a decreti ingiuntivi, con il conseguente collasso della gestione ordinaria dell’ente. Sono tutti segnali che ci portano a ravvisare il pericolo concreto di una chiusura dell’attività”.