Il Direttore del Teatro Biondo Roberto Alajmo – accogliendo l’unanime invito della Assemblea dei Soci in data 24 agosto, fatto proprio nella stessa data dal Consiglio di Amministrazione – ha deciso di ritirare le proprie dimissioni,
“Ho ricevuto la notizia da Roberto Alajmo – ha dichiarato il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando – ed esprimo soddisfazione per tale decisione, ritenendo che vi sono adesso le condizioni per proseguire e sviluppare l’ottima attività artistica degli ultimi due anni, realizzando al contempo il necessario risanamento finanziario organizzativo dell’Ente”.
” Ritengo, infatti – ha proseguito il Sindaco – che sia e debba essere possibile, senza indugi, evitare l’inaccettabile default, al quale il Biondo appariva destinato e garantire e rafforzare la presenza del Teatro pubblico palermitano nel circuito dei Teatri nazionali”.
“A tal fine occorre e sono certo non mancherà – oltre quello confermato del Comune – l’impegno responsabile di tutti: dalla governance ai soci, dai lavoratori al pubblico che ha apprezzato gli ultimi cartelloni. Premesse di tale doveroso percorso – ha concluso Orlando – sono la rapida definizione e l’avvio del nuovo cartellone e, al 31 dicembre, la chiusura in pareggio del bilancio 2016”.
La vicenda era esplosa il primo di agosto con dimissioni accompagnate da un forte polemica da parte del direttore dello Stabile (leggi qui). la risposta del sindaco Orlando era stata molto dura tanto che si era parlato di antica amicizia finita fra i due a seguito della nota del 2 agosto (leggi qui la risposta di Orlando).
Nodo del contendere i fondi per il teatro drasticamente tagliati. Alajmo diceva chiaramente che programmare era diventato impossibile e orlando gli aveva risposto che era solo una questione di capacità e che anche il Biondo doveva partecipare al risanamento.
Adesso pace è fatta ma Orlando ribadisce come per il teatro Biondo cartellone e pareggio di bilancio a dicembre 2016 siano condizioni essenziali
LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DI ALAJMO AL CDA DEL BIONDO PER RITIRARE LE DIMISSIONI
Commenta con Facebook