L’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino ha istituito una task force per accelerare il completamento del riaccertamento ordinario dei residui. Ne faranno parte il capo di gabinetto dell’assessorato dell’Economia Gianni Silvia, il Ragioniere generale della Regione Siciliana Ignazio Tozzo, il dirigente responsabile del servizio Rendiconto generale Luciano Calandra, il direttore tecnico di Sicilia Digitale Lorenzo Valenti e il componente del gabinetto dell’assessore Carmelo Butera.
Contestualmente, Dagnino, d’intesa con il ragioniere generale, ha dato disposizione affinché gli uffici restino in servizio anche nel fine settimana così da procedere il più speditamente possibile fino al raggiungimento del risultato.
“Il governo regionale, sensibile al tema dei pagamenti alle imprese che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione regionale – dichiarano il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino – ha deciso di intervenire concretamente con un organismo e con delle direttive agli uffici che accelerino il processo finale di riaccertamento, dopo che nelle scorse settimane la Ragioneria aveva già sbloccato pagamenti per 370 milioni di euro”.
Durante l’iter gli uffici regionali hanno vagliato più di 40 mila partite di bilancio e stanno lavorando alacremente per completare le operazioni contabili. Questa fase conclusiva riguarda soprattutto i capitoli di spesa legati ai programmi comunitari: la chiusura della programmazione del Po Fesr 2014-2020, infatti, al fine di evitare la perdita di risorse comunitarie e garantire il completamento degli interventi, ha richiesto una complessa e straordinaria attività amministrativa, che ha interessato il dipartimento Programmazione e tutti i dipartimenti regionali destinatari delle misure.
Dopo oltre due decenni di stallo, la Regione Siciliana si prepara ad avviare un nuovo capitolo nella gestione del proprio personale. Lo riporta Repubblica. Un bando per dirigenti, con particolare attenzione ai laureati in discipline economiche e ingegneria gestionale, è pronto a vedere la luce entro la fine dell’anno, segnando il ritorno ai concorsi pubblici dopo un’attesa ventennale. L’iter burocratico è ancora in corso, ma la commissione Affari istituzionali all’Ars ha già dato il via libera preliminare, aprendo la strada all’avvio del percorso amministrativo. Un segnale importante per un’amministrazione alle prese con carenze di organico e strutture accorpate per far fronte alla mancanza di personale qualificato.
La Regione Sicilia si lascia alle spalle un passato caratterizzato da precariato e stabilizzazioni tardive, con l’ultimo concorso per laureati risalente a oltre vent’anni fa. Un’esperienza da dimenticare è rappresentata dal concorso per i Centri per l’impiego indetto dal governo Conte, un processo farraginoso e sommerso da ricorsi, simbolo delle difficoltà occupazionali dell’isola. Per evitare di ripetere gli errori del passato, la Regione sta lavorando alacremente per redigere un bando chiaro e preciso, in grado di resistere a possibili contestazioni. L’obiettivo è garantire un iter snello e trasparente, basandosi sull’analisi di normative e concorsi banditi in altre realtà.