I giudici del Tar Palermo, presieduti da Federica Cabrini, Antonino Scianna, Primo Referendario Fabrizio Giallombardo, Referendario, Estensore, hanno accolto i ricorsi e annullato parte del regolamento movida approvato dal consiglio comunale lo scorso 16 febbraio del 2024.
La contestazione dei ricorsi presentati
I ricorsi sono stati presentati dalla Sgs Giochi, assistita dagli avvocati Valentina Castellucci e Giorgio Troja e la Cdm Entertainement assistita dall’avvocato Luigi Raimondi. I ricorsi hanno contestato anche l’ordinanza sindacale 88 del 29 maggio 2024, che rideterminava gli orari di apertura delle sale giochi autorizzate e degli apparecchi da gioco con vincita in denaro, come disciplinato dagli articoli 86 e 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Cosa dice la sentenza
La sentenza del Tar ha evidenziato significative carenze procedurali e istruttorie del Comune, sottolineando l’insufficienza della documentazione prodotta per giustificare le limitazioni imposte. In particolare, è stato rilevato che la delibera del 1° settembre 2023, approvata dal commissario straordinario dell’Asp di Palermo e mirata alla prevenzione delle ludopatie, non è stata considerata al momento della stesura del regolamento, risultando successiva alla proposta.
Cosa dice il Tar
Il Tar ha anche sottolineato l’assenza di una motivazione adeguata per il diverso trattamento riservato alle sale bingo rispetto ad altre attività di gioco, nonostante l’importante problematica della ludopatia.
Il ruolo della giustizia amministrativa
“La sentenza del Tar Sicilia è un passo significativo verso una regolamentazione più equa e trasparente delle attività di intrattenimento a Palermo. Essa ribadisce l’importanza di basare le normative su un’analisi approfondita e documentata delle esigenze territoriali – dicono gli avvocati Castellucci, Troja e Raimondi – Con questa sentenza, il Tar Sicilia sottolinea il ruolo cruciale della giustizia amministrativa nel garantire il rispetto delle norme e dei diritti dei cittadini, promuovendo un dialogo costruttivo tra le istituzioni e la comunità per il bene comune di Palermo”.
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