Il TAR Sicilia ha accolto il ricorso di una candidata ad uno dei concorsi banditi dall’Università degli Studi di Palermo, dichiarando illegittima la composizione della commissione esaminatrice e determinando l’annullamento di tutti gli atti da essa emanati.
Conseguenze e mancata comunicazione
Ciò significherebbe che l’intero iter concorsuale dovrebbe ricominciare da capo con la nomina di una nuova commissione. Ma c’è un problema, le tante persone che hanno partecipato al concorso e che avrebbero diritto a ripetere le prove preselettive, non sono state ancora informate della situazione dall’Ateneo palermitano. Anche se l’Università volesse opporsi alla decisione del TAR proponendo appello, la sentenza di annullamento si ripercuote su tutti i partecipanti che potrebbero intervenire nel giudizio di secondo grado. Sarebbe il momento che l’Ateneo desse immediata pubblicità della sentenza sul proprio sito web, in attesa di nominare una nuova commissione o presentare eventuale ricorso?
Dettagli della sentenza e parti coinvolte
La Sentenza del TAR per la Sicilia ha visto coinvolti da una parte la candidata Maria Rita Passarello, rappresentata dall’avvocato Francesco Stallone e dall’altra l’Università degli Studi di Palermo, rappresentata dagli avvocati Francesca Paola Di Gregoli e Luca Vazzano. Il ricorso riguardava l’annullamento del decreto che ha approvato gli atti relativi alla selezione pubblica per la copertura di 6 posti di categoria D, posizione economica D1, all’Università degli Studi di Palermo. La ricorrente, in particolare, ha contestato la sua esclusione dalla prova orale e la composizione della commissione esaminatrice.
Motivazioni dell’accoglimento e conseguenze
Il legale della candidata, infatti, sosteneva che i membri della commissione non avevano i requisiti di “esperti di comprovata esperienza” come richiesto dal regolamento di Ateneo. Il Tribunale amministrativo ha accolto il motivo del ricorso, ritenendo che la commissione esaminatrice non fosse composta da membri con le competenze richieste nelle materie oggetto del concorso. Pertanto, ha annullato i provvedimenti impugnati e ha ordinato la ripetizione della procedura selettiva con una nuova commissione. La sentenza ha dunque annullato la procedura di selezione per la copertura dei posti di categoria D presso l’Università degli Studi di Palermo, a causa della composizione illegittima della commissione esaminatrice, e ordina la ripetizione della stessa con una commissione adeguatamente qualificata. Unipa però sembra ancora tacere.
Commenta con Facebook