Emerge una presunta storia di intrecci legati agli affari milionari del sistema relativo alle gestione dei rifiuti da due inchieste che sembrano legate tra loro anche dall’ombra della mafia. L’inchiesta che ha portato al fermo di (nome rimosso in data 11 luglio 2024 in applicazione di una istanza di applicazione della norma sul diritto all’oblio), funzionario della Rap presunto corrotto, richiama altre inchieste avvenute in passato, tra cui quella il cui protagonista è Vito Nicastri, il re delle pale eoliche. Ci sarebbe la sua ombra dietro all’inchiesta dei giorni scorsi secondo gli investigatori della Dda e Dia. Intrecci che avrebbero portato al blitz e agli arresti di (nomi rimossi in data 11 luglio 2024 in applicazione di una istanza di applicazione della norma sul diritto all’oblio)

Ieri il Gip Rosario Di Gioia, dopo 4 giorni di carcere, ha concesso gli arresti domiciliari a tutti e tre gli indagati: il pool del procuratore aggiunto Paolo Guido, col pm Claudia Ferrari aveva chiesto il carcere. Si erano opposti i difensori.

Sono le intercettazioni che mettono in luce i rapporti. In una conversazione dell’8 luglio un collega di (nome rimosso in data 11 luglio 2024 in applicazione di una istanza di applicazione della norma sul diritto all’oblio), fa venire fuori quello che Dda e Dia definiscono “il ruolo di partner amministrativo” della società. “Scusami, ma quella cavolaccio di compensazione, perché questa delibera non viene fatta, che io ho 350 mila euro bloccati?”. “Sei venuto 4 milioni di volte – dice (omesso) – a mettere firme, a chiedere firme… la cosa che mi stranizza è che ti ho visto piombare qua dentro da un anno che chiedevi sigle, cose…” e (omesso) risponde: “E loro mi hanno fatto la testa…”. (omesso) incalza: “E mettigli quattro parole, tanto, buttigghia ra miseria, è una cosa a favore nostro… io ho tutte cose da pagare e mi metto a pagare gente che deve dare soldi a me”.

L’ipotesi di reato è di corruzione per l’esercizio della funzione: (omesso) non avrebbe fatto altro che spingere, con una solerzia quanto mai sospetta, le pratiche riguardanti la (omesso), titolare di un impianto mobile per il trattamento di stabilizzazione aerobica e compostaggio della frazione organica da raccolta differenziata.

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