“L’ordinanza 36 del governatore Musumeci rischia di creare più danno che altro. Lo si è toccato con mano nelle ultime ore all’aeroporto di Palermo dove i controlli anti-Covid sono costati ai turisti in arrivo dall’estero, 4 ore di attesa in situazioni di evidente assembramento”. Lo dice in una note Anna Maria Ulisse, presidente di Assoviaggi Confesercenti Sicilia.
“Se non vogliamo spegnere sul nascere quel poco di ripresa del turismo incoming che c’è, occorre intervenire per fare chiarezza e stabilire regole certe valide in tutta l’Isola e in ogni aeroporto, porto e stazione ferroviaria allo stesso modo. Siamo i primi a chiedere che vengano eseguiti i tamponi, specie a chi arriva da zone in cui il numero di contagi è preoccupante e in crescita. Si evitino però organizzazioni improvvisate che creano non pochi danni agli operatori turistici e lasciano solo un’immagine pessima dell’Isola”.
Da circa una settimana allo scalo Falcone Borsellino sono utilizzati i tamponi rapidi sui passeggeri in arrivo da Marsiglia; ma serviranno per testare tutti i viaggiatori che nei prossimi giorni sbarcheranno a Punta Raisi da Spagna, Grecia, Malta, Croazia e Francia (le Regioni della Francia indicate nell’ordinanza del ministro della Salute: Alvernia-Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Île-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra).
Il test antigenico rapido (tampone rino-faringeo è eseguito dai medici dell’Asp di Palermo, con la collaborazione dei medici dell’Usmaf, la sanità aerea. L’esito del test è disponibile in 15 minuti. In caso di positività, il passeggero si sottoporrà a un tampone di conferma e sarà data comunicazione al dipartimento di prevenzione dell’Asp di Palermo per il tracciamento epidemiologico.
“Il test richiede 15 minuti. Qualche altro minuto servirà per la registrazione e il referto – dice Salvatore Zichichi, medico dell’Usmaf – Sono a disposizione due sale, dove i viaggiatori potranno attendere il risultato del test. L’Usmaf, che ha il coordinamento della struttura sanitaria all’aeroporto di Palermo, ha organizzato due ambulatori – conclude Zichichi – Non sarà necessario ripetere l’esame per chi presenterà la documentazione di test a mezzo tampone effettuato entro le 72 ore dall’ingresso in Italia”.
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