Palermo

Tamajo resta in Forza Italia, “Resto fedele al partito, grato a Schifani”

L’Assessore regionale Edy Tamajo confermato la sua lealtà a Forza Italia ed espresso gratitudine verso Schifani. dopo la sospensione di 20 giorni.   “Resto assolutamente in Forza Italia,” ha dichiarato Tamajo, “non mi sfiorano altri pensieri né mi hanno mai sfiorato. Questo è il nostro mondo che deve crescere ancora, dopo aver raggiunto risultati eccezionali elettori e amministrativi. Noi vogliamo un partito giovane, moderno, riformista e unito”.

Smentita di dichiarazioni polemiche

Tamajo ha smentito ogni accusa di aver fatto dichiarazioni polemiche dopo le elezioni europee, precisando che il suo impegno rimane costante per il bene della Sicilia: “Io non ho mai fatto dichiarazioni, meno che mai polemiche, dopo le Europee. Sono qui, sto lavorando per la Sicilia, come sempre. Forza Italia è di chi lavora minuto dopo minuto, non di chi si presenta in campagna elettorale e poi sparisce. Questo partito è una comunità piena di valori. C’è Caterina Chinnici con il suo impegno antimafia, ci sono tanti che si spaccano la schiena per raggiungere grandi traguardi. Le polemiche e le sciocchezze non ci appartengono.” L’assessore ha concluso ringraziando ancora una volta il Presidente Schifani per aver messo il discorso umano al primo posto, dimostrando serietà e affetto: “Il Presidente ha dimostrato che il discorso umano viene prima di tutto, come la stima e l’affetto per le persone, insieme alle buone ragioni. Una dote rara in politica, indice di serietà”.

Forza Italia, collegio dei probiviri sospende per 20 giorni Tamajo e Zacco, ma incassano la fiducia di Schifani

Sospensione di 20 giorni per l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo ed il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Palermo, Ottavio Zacco. Il presidente della Regione Renato Schifani li difende e esprime ai due la propria fiducia.

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La decisione, presa dal collegio dei probiviri del partito, arriva in seguito al deferimento dei due esponenti azzurri da parte del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.

Le frasi pronunciate da Zacco durante la manifestazione elettorale

Oggetto della contestazione da parte di Mulè sono alcune frasi pronunciate da Zacco nel corso di una manifestazione elettorale di Forza Italia del 7 maggio 2024 in occasione delle elezioni europee. “Forza Italia – disse il capogruppo al comune di Palermo in quell’occasione – ha utilizzato la Sicilia per fare diventare deputati solo dei camerieri, gente che non ha mai fatto politica, gente che non ha mai tenuto in mano un facsimile” e poi aggiunse

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“Io oggi sento il dovere di scusarmi con tutti i miei amici per avervi fatto votare una persona alla Camera che l’indomani non solo si è scordato che è stato eletto in quel collegio, ma ha iniziato pure a fare la guerra al nostro gruppo e a questo territorio. Noi questo non lo possiamo più permettere, adesso i consensi sono i nostri, gli amici sono i nostri e noi tutti insieme dovremo decidere chi ci rappresenta in Europa ed è Edi Tamajo”. Parole che lo stesso Tamajo pubblicò sul suo profilo Instagram. Nel suo ricorso, Mulè punta il dito contro le frasi pronunciate che screditano “Forza Italia, sia nella modalità sia nella composizione delle liste elettorali nelle competizioni nazionali, e i profili e la reputazione degli uomini e delle donne candidate nel nostro Movimento”.

Accuse respinte al mittente dai diretti interessati che hanno accusato Mulè di “interpretazione personale”. Entrambi si legge nelle carte del ricorso “deducono che le accuse formulate dal deferente sono del tutto generiche, senza indicare in concreto chi sarebbe stato screditato dall’intervento in esame e che, comunque, non integrano alcuna violazione statutaria”. Il collegio però ha accolto il ricorso del vicepresidente della Camera: Non v’è dubbio – si legge nelle carte – che l’affermazione secondo cui Forza Italia avrebbe “utilizzato la Sicilia per fare diventare deputati solo dei camerieri, gente che non ha mai fatto politica, gente che non ha mai tenuto in mano un facsimile” sia gravemente lesiva della dignità (oltre che dell’onore e della reputazione) dei parlamentari eletti in Sicilia e connotata da evidente slealtà nei confronti del Movimento.

La difesa del presidente della Regione Renato Schifani

“Conoscendo l’operato e la correttezza dell’assessore Edy Tamajo e del capogruppo al Consiglio comunale Ottavio Zacco sono più sicuro che certo che, in sede di gravame del provvedimento del collegio dei probiviri, potranno dimostrare la loro assoluta estraneità ai fatti contestati”. Lo ha detto a LiveSicilia.it il presidente della Regione, Renato Schifani.
Edy Tamajo, assessore alle Attività produttive stato sospeso da Forza Italia insieme al consigliere comunale di Palermo Ottavio Zacco, dopo gli attacchi che avrebbero coinvolto il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. “Tutta Forza Italia Sicilia è fiduciosa e vicina a Tamajo e Zacco che incarnano pienamente i valori del nostro partito – continua Schifani – e che in più occasioni hanno avuto modo di dare un contributo proficuo e sentito a tutta Forza Italia”.

 

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