“Il governo Schifani si appresta a stanziare oltre due miliardi di euro per sostenere le imprese siciliane, un impegno senza precedenti nella storia della nostra regione. Mai prima d’ora le aziende dell’isola avevano ricevuto un simile supporto: vogliamo essere un alleato concreto per l’economia siciliana e per i tanti imprenditori che, con sacrificio e dedizione, contribuiscono al nostro sviluppo”. Lo dice l’assessore alle attività produttive, Edy Tamajo.

“Le imprese non temono più la criminalità organizzata”

“Oggi, le imprese siciliane non temono più la criminalità organizzata, grazie anche alla loro capacità di denunciare e contrastare il fenomeno – continua Tamajo -. Il vero ostacolo che le preoccupa è la burocrazia, insieme alla carenza di infrastrutture che limita il loro potenziale di crescita. Su questi fronti, stiamo intervenendo con determinazione. I dati attuali confermano che la nostra attività amministrativa sta portando risultati concreti, con segnali di crescita importanti per il tessuto imprenditoriale siciliano”.

La posizione strategica

“Grazie alla nostra posizione strategica al centro del Mediterraneo, la Sicilia è destinata a giocare un ruolo chiave nel mercato globale. Vogliamo che le nostre aziende, dalla piccola impresa locale fino alle grandi realtà, abbiano gli strumenti e le risorse per crescere e competere a livello internazionale. Con questo stanziamento, puntiamo a costruire un tessuto economico più solido, moderno e dinamico, in grado di attrarre investimenti e generare nuove opportunità di lavoro per i siciliani”.

Manovra quarter, Dagnino: “La Sicilia cresce”

“Le coperture della manovra quater derivano da maggiori entrate e sono la prova della forte crescita economica che la Sicilia sta vivendo”. Lo afferma l’assessore regionale dell’Economia Alessandro Dagnino, illustrando il disegno di legge di variazioni di bilancio che da lunedì sarà oggetto dell’esame della Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana.

“Il registrarsi di un saldo di entrata così importante a fine anno – spiega l’assessore – è la conseguenza naturale della riforma delle norme di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria, che prevede il passaggio dal metodo del riscosso al metodo del maturato. In virtù di tale riforma lo Stato eroga a inizio anno un primo trasferimento sulla base del criterio storico, riservandosi, in caso di crescita delle entrate, successivi conguagli nel corso dell’anno. Appaiono perciò del tutto prive di fondamento talune ricostruzioni giornalistiche, dal sapore allarmistico, secondo le quali sarebbero in corso modifiche alla manovra per compensare minori entrate fiscali”.

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