“Apprendiamo dalla stampa del taglio dei fondi che la Regione avrebbe destinato alla nostra fondazione, una fondazione che da 25 anni si dedica all’educazione alla legalità e alla diffusione della conoscenza della criminalità organizzata per creare nelle nuove generazioni una consapevolezza e una coscienza antimafiosa. Troviamo francamente grave che l’attività che da un quarto di secolo portiamo avanti sia stata sottovalutata proprio da chi, come la Regione che della fondazione è socio fondatore, ne conosce l’importanza”. E’ il commento di Maria Falcone, presidente della Fondazione che porta il nome del magistrato ucciso dalla mafia, alla notizia del sensibile taglio delle risorse destinate alle attività dell’ente dalla Regione.
“Le parole del presidente Musumeci, che ha esplicitamente fatto riferimento a una iniquità nelle ripartizioni delle risorse stabilite dal Governo precedente, – aggiunge Maria Falcone – ci rendono tuttavia fiduciosi che si possa trovare una soluzione per il presente e che si torni comunque nel futuro a criteri di valutazione giusti e rispondenti al reale lavoro e allo sforzo che quotidianamente la Fondazione svolge nelle scuole di tutto il Paese e nella società civile”.